Addio alpino Giovanni, la penna nera più vecchia d’Italia reduce della campagna di Grecia

Martedì 12 Maggio 2020
Giovanni Pettinà
E' morto nel sonno nella sua casa di Malo Giovanni "Gianni" Pettinà l'alpino più vecchio d’Italia:  avrebbe compiuto 107 anni in agosto. Le penne nere di Malo  sono in lutto e comunque lo ricorderanno con una cerimonia pubblica appena possibile. 

Nato a Zanè (Vi)  figlio da papà alpino, Pietro Pettinà, fu artigliere alpino del 3° Gruppo Conegliano e appartenente al XV reggimento artiglierie da montagna della divisione Julia.
Dopo essere stato scartato al servizio di leva, venne chiamato alle armi per «esigenze  eccezionali». Partecipò alla Campagna di Grecia e restò in guerra per cinque anni, passandone quasi due in campo di prigionia. Ad Atene ci arrivò via Balcani, ma fu sulla strada del ritorno, a soli 17 km da casa, che venne catturato dai tedeschi e fatto prigioniero. Passò 23 mesi in un campo di internamento. 

REGIONE VENETO
 “La grande marcia di Gianni Pettinà continua:  la sua eredità di Penna Nera, combattente nella Seconda Guerra Mondiale nel fronte greco e poi di internato per due anni rimane una lezione per noi tutti.
Ai suoi familiari, a quanti lo hanno amato, agli amici dell’Ana di Malo, le mie più sincere condoglianze”. Con queste parole Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto ha voluto ricordare “la scomparsa dell’alpino più vecchio d’Italia , tra i pochissimi che potevano dire d’aver attraversato ben due guerre mondiali, la prima vissuta da fanciullo, la seconda da soldato e da internato. Ha attraversato il Novecento e i primi vent’anni del nuovo Millennio vedendo il cambiamento del mondo, con la  trasformazione radicale del nostro Veneto passato ad essere, grazie proprio a gente come lui, grazie ai sacrifici che la sua generazione ha saputo sopportare. , da terra di povertà a grande protagonista all’avanguardia sociale oltre che economica, come abbiamo visto anche in questi ultimi mesi,  della migliore Europa”.


«Come dicono gli Alpini, Gianni Pettinà è andato avanti. Oggi non perdiamo solo la Penna nera più vecchia del Veneto alla veneranda età di 107 anni. Per la nostra Regione e per tutto il Paese si chiude una vera pagina di storia, un testimone della nostra vita dalla prima guerra mondiale a questi tristi giorni del Coronavirus” così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia “È incredibile pensare a cosa ha assistito Gianni in pace e in guerra – prosegue Zaia -. Superando di gran lunga il secolo di vita ha visto questa nostra terra distrutta e rialzarsi dalla distruzione materiale e morale di due conflitti mondiali. Ha visto i combattimenti, la prigionia, gli anni della miseria nera e poi gli anni del benessere diffuso, di cui è stato uno dei veneti artefici, lavorando sodo a testa bassa. Era un vero campione delle Penne Nere, un monumento per i suoi ricordi, per la sua esperienza, per il valore del sacrificio che rappresentava. Esprimo la vicinanza mia e di tutto il Veneto ai familiari – conclude il Governatore -. Così come partecipo al dolore dell’Ana che per tantissimi anni lo ha accolto nelle sue fila come una famiglia. Passata questa bufera della pandemia torneranno ancora le adunate delle Penne nere e ci sembrerà di vederlo ancora sfilare perché uomini come lui sono un simbolo della storia del corpo e della terra dove sono cresciuti».
Ultimo aggiornamento: 19:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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