Si appostava in paese e si denudava davanti alle ragazze: identificato 50enne di Valdagno, ora rischia fino a sei mesi

In alcuni casi l'uomo, arrivato su un Suv bianco, seguiva anche le vittime che se ne andavano in macchina alla sua vista. L'indagato è incensurato

Giovedì 11 Agosto 2022 di Redazione Web
Costabissara, il molestatore inseguiva le ragazze in auto
3

COSTABISSARA - Nelle ore serali/notturne di un fine settimana del mese di luglio percorreva le vie del centro del paese di Costabissara, in auto, alla ricerca di giovani ragazze da molestare mostrando le sue parti intime. È quanto hanno accertato gli uomini della polizia locale del comandante Ermanno Pianegonda in un fine settimana di inizio luglio, dopo alcune denunce da parte delle vittime.

La notizia è stata diffusa solo alla fine delle indagini che hanno riguardato il molestatore, un cinquantenne incensurato di Valdagno, R.N. le iniziali. L’uomo, alla guida di un Suv di colore bianco, si sarebbe appostato alla ricerca delle sue vittime nei giorni e nelle stesse vie del comune bissarese già balzate alla cronaca locale per la vicenda del pensionato che pedinava i ragazzini, spaventandoli facendo preoccupare e arrabbiare i genitori che diedero l’allarme sui vari social network. Mentre il pensionato venne subito identificato dagli agenti della polizia locale, come da comunicato del sindaco di Costabissara, stavolta il secondo molestatore è stato identificato solo dopo un’attenta attività d’indagine da parte degli agenti, supportata da diverse denunce sporte dalle vittime.

Queste ultime, in ora serale e notturna, sarebbero state avvicinate da un uomo sulla cinquantina, con la scusa di avere un’informazione, che poi si denudava davanti a loro; le ragazze impaurite si sarebbero allontanate in auto, ma l’uomo le avrebbe inseguite per diverse vie del paese, tentando ulteriori contatti. Fortunatamente solo un grande spavento per le ragazze vittime di un soggetto alquanto imprevedibile. Non ci sarebbero correlazioni tra i due soggetti, da quanto emerso dall’indagine degli agenti. Importanti l’apporto della videosorveglianza sul e la professionalità degli agenti che hanno individuato e successivamente identificato il molestatore. L'uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato di cui all’art. 660 c.p. “molestie o disturbo alle persone”, che prevede una pena con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a 516 euro, oltre alla contestazione della violazione amministrativa di cui all’art. 527 c.p.

per “atti osceni in luogo pubblico” che prevede un importo pari a 10 mila euro.

Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci