Mancanza di infermieri colmata dai "super Oss"? La sen. Guidolin: «Deludente scelta in Regione, pandemia non ha insegnato nulla»

Sabato 30 Aprile 2022
Veneto, infermieri rimpiazzati dagli Oss

ROSA' - «La Regione Veneto ha approvato una nuova delibera che, come già preannunciato, istituisce la figura del super Oss, vale a dire un operatore sociosanitario che avrà competenze infermieristiche.

In questo momento storico di grande disaffezione verso le professioni sanitarie e sociosanitarie, causato da turni massacranti, una generale precarizzazione di queste professioni e una scarsissima valorizzazione anche economica, si istituisce la figura del "super Oss" credendo così di superare problemi atavici».

Lo afferma in una nota la senatrice vicentina, di Rosà nel Bassanese, del M5s Barbara Guidolin in commissione Lavoro, che di professione proviene proprio dal mondo degli operatori socio sanitari.  «Mi riferisco alla mancanza di infermieri. Come si può pensare di attribuire all’Oss competenze infermieristiche con un corso di 400 ore? - prosegue la senatrice -. È una non soluzione, una dimostrazione che la pandemia non ci ha insegnato nulla. Questa iniziativa lascia spazio a enormi interrogativi: quale inquadramento contrattuale verrà applicato? Quale trattamento economico? Probabilmente quello previsto per un normale Oss, senza alcun aumento dello stipendio. L’Oss deve crescere e deve essere assolutamente valorizzato, lo dico da sempre, ma questo percorso dev’essere omogeneo su tutto il territorio dello Stato, con l’intervento, in primis, del Ministero della Salute». 

«Questa è la direzione tracciata con l’istruzione dell’area sociosanitaria con la legge Lorenzin del gennaio 2018, e del ruolo sociosanitario, al cui interno è stato collocato anche l’Oss - dice la paralentare -. Una battaglia, quella del ruolo sociosanitario, per la quale mi sono battuta a partire dall’inizio di questa legislatura con tutto il M5s, e che siamo riusciti ad istituire con un emendamento al decreto sostegno bis, nel luglio del 2021. Sono estremamente delusa dalla scelta della Regione Veneto, ma non intendo assolutamente arrendermi, l’evoluzione dell’Oss è necessaria e quanto mai urgente, ma ciò non va fatto a suon di delibere regionali. È indispensabile che il percorso di crescita preveda  una formazione uniforme e omogenea su tutto il territorio nazionale, solo così garantiremo veramente una piena tutela del diritto alla salute».

Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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