VICENZA - È finita com'era cominciata: un solo candidato, eletto per acclamazione. La stagione dei congressi provinciali nella Lega si è conclusa ieri a Vicenza, dove il nuovo segretario è Denis Frison, proclamato dall'applauso dei militanti così com'era accaduto tre mesi fa a Rovigo con Guglielmo Ferrarese. Ora tutta l'attesa è per la guida della Liga Veneta, quando a fronteggiarsi saranno il deputato (e commissario uscente) Alberto Stefani e l'assessore regionale Roberto Marcato, nella sfida finale tra salviniani e zaiani, a cui potrebbe aggiungersi anche un outsider come l'ex sottosegretario Franco Manzato.
LE MANOVRE
Considerando i segretari eletti, la conta ufficiosa al momento vede Padova (con Nicola Pettenuzzo) e Verona (con Paolo Borchia) per Stefani; Rovigo (con Ferrarese), Belluno (con Andrea De Bernardin) e appunto Vicenza (con Frison) per Marcato; Venezia è un'incognita, dato che un comunicato del partito ha attribuito a Sergio Vallotto l'appoggio a Stefani, ma l'interessato a domanda dei cronisti ha glissato nella risposta; Treviso fa caso a sé, nel senso che Dimitri Coin ha battuto i candidati delle due "anime" e difatti starebbe lavorando con il padre nobile Gian Paolo Gobbo alla candidatura di Manzato.
LE DICHIARAZIONI
Cruciale sarà la data del congresso regionale. Le ultime dichiarazioni pubbliche sul tema pronunciate dal segretario federale Matteo Salvini, giusto una settimana fa a Venezia, indicavano uno slittamento dopo le Comunali («Le Amministrative sono dopodomani, sono il 14 maggio. Io lascio che sia il Pd a fare le primarie con le elezioni in corso»). Marcato rilancia: «Se si intende subito dopo il voto nelle città, è un conto. Invece non c'è nessun motivo per rinviare tutto dopo l'estate. Per questo torno a dire che bisogna andare avanti veloci verso il congresso regionale. Sono felice che si siano finalmente chiusi quelli provinciali, era ora, tanto che auguro buon lavoro a Frison e al suo direttivo a Vicenza». Stefani non si sbilancia, rimanendo concentrato sul risultato berico: «Un segnale di unità e di compattezza che fa bene al partito. Buon lavoro a Denis, alla sua squadra e a tutti i militanti della Lega. Ora testa alla sfida più importante del 2023 per questa provincia, quella della città di Vicenza».
IL VIDEOCOLLEGAMENTO
Nella corsa al municipio, la Lega sostiene la riconferma del sindaco uscente Francesco Rucco. L'ha ribadito una nota ufficiale del partito, dando anche conto dell'intervento di Salvini al congresso in videocollegamento: «Buon lavoro a tutti i militanti e al nuovo segretario provinciale, sono orgoglioso della nostra Lega: un partito vivo, vero e sempre al fianco dei cittadini e dei territori». Oltre 500 i partecipanti alla votazione di ieri, avvenuta per acclamazione malgrado la richiesta di conta formale presentata dall'area che fa capo alla senatrice Mara Bizzotto e al consigliere regionale Nicola Finco. L'unico candidato era Frison, laureato in Filosofia politica (con una tesi sul federalismo e Gianfranco Miglio) e docente in un istituto superiore, già segretario di circoscrizione del Basso Vicentino, vicino ai regionali come il presidente Roberto Ciambetti, l'assessora Manuela Lanzarin e la consigliera Milena Cecchetto, ma anche al deputato Erik Pretto. «Con il congresso provinciale ha commentato il neo-eletto la Lega vicentina riparte dai militanti e dal territorio. Priorità sarà la condivisione degli obiettivi e delle scelte con il mio direttivo provinciale, che rappresenta l'unità della Lega vicentina».