Non versò l'Iva, sequestro di oltre 550 mila euro a società di progettazione immobiliare

Venerdì 6 Maggio 2022
Fianzieri durante un'attivtà di verifica

VICENZA - I finanzieri del comando provinciale di Vicenza hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Gip nei confronti di una società, operante nel settore dello sviluppo di progetti immobiliari con sede in provincia di Vicenza, e del proprio amministratore, residente nel Padovano, per un valore complessivo di oltre 550 mila euro.

Le risultanze delle iniziali attività ispettive dell’Agenzia delle Entrate sono state, successivamente, valorizzate in chiave investigativa dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vicenza, consentendo di assicurare, con l’esecuzione della misura cautelare, il profitto del reato derivante dal mancato versamento dell’imposta sul valore aggiunto dichiarata dall’amministratore della società vicentina.

In particolare, dagli accertamenti ispettivi era emerso che la società, nelle liquidazioni periodiche Iva per l’anno d’imposta 2018, non aveva provveduto a versare l’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, ossia l’Iva dovuta sulla base della dichiarazione 2019; per di più, l’amministratore unico non aveva risposto alle richieste di chiarimenti del fisco. Con l’attività investigativa svolta sono stati cautelati i saldi attivi di 9 rapporti finanziari per un valore complessivo di  50.036,22 euro e la quota parte di 497.442,72 euro relativa a un fabbricato di civile abitazione e un terreno, riconducibili alla società destinataria del provvedimento e al suo rappresentante legale che dovrà ora rispondere del reato di “omesso versamento di Iva”.

L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, in sinergia con l’azione amministrativa dell’Agenzia delle Entrate, sotto la direzione della Procura di Vicenza, si inserisce nelle linee strategiche di rafforzamento dell’azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela del sistema economico “sano” e degli imprenditori del settore onesti e rispettosi delle regole che vedono lesi, da tali comportamenti fraudolenti, le leggi di libera concorrenza e di mercato.

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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