Nozze tra Vicenza e Verona: da Aim e Agsm nasce un gruppo da 1,5 miliardi di ricavi

Martedì 13 Ottobre 2020 di Roberto Cervellin
Il consiglio comunale di Vicenza, assieme a quello di Verona, ha dato il via libera alla fusione tra Aim e Agsm

VICENZA - Un gigante da 1 miliardo e mezzo di ricavi e 2 mila dipendenti.

Il nome non è stato ancora deciso, ma promette di essere la multiutility leader nel Nordest. Dalla fusione di Agsm Verona e Aim Vicenza è nato un gruppo pubblico in grado di «realizzare investimenti 3 volte superiori a quelli attuali con benefici diretti per i territori e la qualità del servizio». 

I settori? Si va dallo smaltimento dei rifiuti al gas, dall'elettricità al teleriscaldamento. Servizi strategici per i quali i clienti attendono qualità e spese calmierate, soprattutto in bolletta. «Aumenteremo la massa critica del nuovo soggetto permettendo una significativa crescita degli investimenti», anticipano i protagonisti dell'operazione, che in questi giorni ha ottenuto il via libera delle assemblee e dei consigli comunali delle due città.

«E' un momento storico che mette nelle condizioni Aim di reggere l'urto della competizione del libero mercato - commenta il sindaco del capoluogo berico Francesco Rucco - Metteremo a sistema risorse di personale, know how e tecnologie per ridurre i costi a carico degli utenti e tutelare i posti di lavoro».

La nuova società sarà amministrata da un cda che avrà una durata di 3 anni e sarà composto da 6 membri. Il matrimonio tra Aim e Agsm vedrà un concambio pari rispettivamente a 38,8% e 61,2%, come indicato dall’advisor.

Ultimo aggiornamento: 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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