Palladio si tuffa in Bernardinello Engineering, gioiello padovano del trattamento delle acque con l'obiettivo a medio termine della quotazione in Borsa. Il fondo vicentino ha acquisito in totale il 70% della società di Cadoneghe fondata nel 1995 da Angelo Bernardinello (attuale presidente e figlio d'arte) e da Federico Nicolazzi, amministratore delegato, che resteranno soci al 30% con la società Afra e rimangono al timone operativo.
BREVETTI PADOVANI
Tanti i brevetti nel trattamento delle acque per fini industriali che hanno portato la Bernardinello a crescere in maniera ininterrotta dal 95: «L'anno scorso abbiamo chiuso a circa 30 milioni di fatturato (un terzo all'estero), con ebitda di circa 9 milioni, quest'anno dovremo essere in linea se non in crescita - spiega Nicolazzi - la società ha un rating da tripla A e si è sempre autofinanziata. L'obiettivo è almeno raddoppiare il fatturato entro tre anni e puntare al listino principale». L'azienda è ai vertici nel mondo. «Lavoriamo solo in ambito industriale, acciaierie, petrolchimici, raffinerie, ma anche aziende farmaceutiche e alimentari - spiega l'Ad - realizziamo impianti a elevato contenuto tecnologico, molto applicati nella bonifica delle acque sotterranee e superficiali. Utilizziamo resine particolari che tolgono i sali dall'acqua in modo mirato per trasformarla chimicamente e renderla utilizzabile anche in campo alimentare. Siamo all'avanguardia nel mondo in questo campo e in altri settori. Recentemente abbiamo fatto un impianto per il trattamento delle acque provenienti dagli alto forni e dalle cokerie dell'acciaieria di Taranto. A Marghera, produciamo con un impianto di nostra proprietà l'acqua demineralizzata per tutto il petrolchimico veneziano. Nell'ultimo periodo abbiamo lavorato molto in Messico, principalmente nel mondo della birra, prima in Brasile, Pakistan. In Egitto abbiamo due impianti per produrre acque minerali».