BASSANO - Flaminia Campi è la nuova delegata regionale veneta dell'Unione Veterani dello Sport per il quadrennio 2021/2024. Raccoglie il testimone dall'uscente Vincenzo Cappello, padovano, noto istruttore di sub e anche segretario della sezione euganea. L'arrivo di una donna al vertice dell'associazione che raccoglie ex atleti e dirigenti sportivi, circa duemila associati nel Veneto, potrà portare delle positive novità. Bassanese, architetto di professione che ha esercitato per lunghi anni a Bassano e Asolo, Flaminia Campi è stata raggiunta dalla comunicazione della nomina inviatale dal segretario generale Prando Prandi, dopo che l'8 ottobre scorso la decisione è stata presa dal Comitato di presidenza.
La speranza: «Far crescere la parte femminile»
Le sezioni di pertinenza della Campi saranno Bassano del Grappa, Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza. Prandi le ha scritto che il sodalizio conta nel suo apporto per il rilancio dell'Unione. Flaminia Campi non si sbottona molto sui suoi programmi: «Prima devo incontrare il collega Vincenzo Cappello per fare il punto, credo che avrò le idee più chiare tra un paio di settimane - spiega la dirigente - sarebbe prematuro esprimermi adesso».
Ma riusciamo comunque a conoscere una sua speranza: «Diciamo che una mia idea è quella di portare più ex sportivi nell'associazione, e in particolare più appassionate donne. Perché sono assai poche ora».
Il papà, indimenticato medico sportivo
Flaminia Campi è figlia di Vittorio, indimenticato medico sportivo ultra conosciuto a Bassano per la serietà, la competenza e la semplicità. Se n'è andato poco più di un anno fa, a 96 anni. Fu, tra l'altro, medico sportivo del Calcio Bassano ma la sua vera passione, come ricorda la figlia Flaminia, fu il ciclismo. Partecipò a numerosi Giri d'Italia come medico sportivo al seguito di diverse squadre, seguendo atleti come Aldo e Francesco Moser, o Giovanni Battaglin.
Anche Flaminia Campi ha un robusto curriculum di atleta: «Io ho un passato sportivo fatto di passione e ho sviluppato diverse attività - racconta la signora -, quella che più mi è rimasta nel cuore è la danza, ma fin dall'infanzia ho praticato anche il nuoto, il pattinaggio, il tennis, l'equitazione, il tiro con l'arco e con la pistola. Oltre a un po' di atletica, ma solo a livello scolastico. Devo dire che mi manca il ciclismo che piaceva così tanto al papà».
A livello sociale ha svolto diversi incarichi nel volontariato, ad esempio come soccorritrice volontaria Ais al pronto soccorso di Bassano, o come insegnante di italiano per le donne straniere per la Onlus 8 Marzo sempre nella città del Grappa.