SCHIO - Di origini serbe, ma residente a Schio (Vicenza), 42 anni, due figli - di 13 e 16 anni - e un doppio lavoro come domestica e come cameriera: Lidia Miljkovic è la prima donna che questa mattina è stata uccisa in strada a colpi di pistola dall'ex marito dopo aver lasciato la figlia di 13 anni a scuola, a Vicenza.
Lidia Miljkovic, il femminicidio in strada
Aveva appena lasciato la figlia di 13 anni a scuola ed era risalita in macchina quando l'ex marito - con cui forse aveva un appuntamento - la ha raggiunta e ha aperto il fuoco contro di lei con una pistola detenuta illegalmente. I primi colpi la avrebbero raggiunta già dentro l'abitacolo, poi mentre tentava di scappare a piedi altri proiettili la hanno finita. I residenti hanno raccontato di aver sentito una raffica di colpi. L'uomo è stato ricercato in tutto il veneto per diverse ore prima di essere trovato morto all'interno di un'auto.
Le violenze in passato e le denunce in tribunale
La situazione della donna era nota al tribunale e alle forze dell'ordine. Nel 2019 era stato emesso il divieto di avvicinamento per l’ex compagno a seguito delle violenze subite dalla donna. Come spiega Bendetto Mondello, titolare della Food&co di Vicenza dove Lidia lavorava da 8 anni: «È qualche anno che si continuava con denunce su denunce. Qualche anno fa le aveva fracassato il cranio ed è stata in malattia mesi. Poi lei come paradosso è addirittura stata denunciata perché abbandonava i figli». Per Mondello il fatto è stato «Una tragedia annunciata, come tutte le tragedie di questo genere. Gente pazza che va in giro tutto il giorno senza far niente».