Bacino Brenta, polo logistico rifiuti a Bassano e dal 2023 scattano gli aumenti per le famiglie sul "secco"

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Redazione Web
I bidoni di Etra consegnati alle famiglie. Aumentano le tariffe del "secco"

BASSANO/CITTADELLA - Il rifiuto secco diventa più caro da smaltire. E dal 2023 chi espone più bidoni della quantità massima, decisa per gruppo familiare in base al numero dei residenti, si vedrà attribuire un costo suppletivo di oltre 5 euro (5 euro più iva) per ogni bidone esposto.

Il Bacino Brenta stringe le maglie sul "secco", mentre Bassanese e Alta Padovana diventano centrali nella gestione del ciclo dei rifiuti.

IL POLO LOGISTICO. A inizio dicembre c'è stato l'annuncio dei 4 milioni in arrivo per la realizzazione del nuovo polo logistico per la gestione dei rifiuti a Bassano del Grappa, con un costo di investimento di 8,3 milioni, un centro che sorgerà, come si legge in una nota del Bacino, "su un'area adiacente ad una ex discarica e al polo rifiuti esistente con collegamento diretto alla nuova Superstrada pedemontana veneta". Altri poli logistici sono previsti ad Asiago, Camposampiero e Rubano ma per ora risulta esaurito il plafond a disposizione. Il "polo" di Bassano è uno dei pochissimi progetti aggiudicatari, solo tre in Veneto, 15 nel Nord Italia, non a caso anche gli altri due presentati da Enti di governo di Ato operativi, i consigli di bacino rifiuti di Treviso e Rovigo. A realizzare il "polo" sarà Etra che prima di Natale ha anche ricevuto dai sindaci del Bacino (67 Comuni delle province di Vicenza e Padova, dall’Altopiano di Asiago passando per il Bassanese fino alla cintura urbana di Padova) l'incarico, per i prossimi 15 anni, del servizio per la gestione integrata dei rifiuti urbani. Secondo il Bacino, Etra si è impegnata a reinvestire sul territorio 240 milioni di euro in infrastrutture, mentre potranno continuare a lavorare nel settore ambiente di Etra circa 500 dipendenti, tra raccoglitori e amministrativi.

AUMENTI PER IL SECCO. All'insegna del motto della direttiva europea “chi inquina paga”, che ha lo scopo di controllare la produzione di rifiuto secco pro capite, attraverso il pagamento di un corrispettivo per la produzione eccessiva di rifiuti non riciclabili, dal 1. luglio scorso è iniziato un “periodo di prova” per le utenze domestiche del nostro territorio, come spiega la direttrice del Bacino, Giuseppina Cristofani. Ora la tariffa varia in base al numero di svuotamenti. Fino ad un certo numero (diverso in base al numero di componenti del nucleo familiare) gli svuotamenti sono già compresi in tariffa, quelli ulteriori sono contabilizzati come eccedenze e costano 5 euro+iva. Ad esempio, con i bidoni distribuiti di 120 litri, attualmente un single ha compresa nella tariffa 6 bidoni svuotati all'anno, una coppia 8, un nucleo di tre persone 10, di quattro 12, di cinque o di sei o più 14 svuotamenti di bidoni all'anno. Per i bidoni grigi in più messi fuori scatta la tariffa aggiuntiva.

NUOVE TARIFFE DAL 2023. Le nuove tariffe non vengono attivate per il 2022, ma il servizio ha già monitorato la situazione dei cittadini utenti, e da genaio 2023 scatta il nuovo regime. Gli utenti cioè non dovranno esporre il bidone quando passa il "giro" del secco, ma consapevoli dei nuovi costi dovranno metterlo fuori solo quando è pieno. L'obiettivo del Bacino e di Etra è di ridurre le quantità di secco pro capite nel 2023, passando dagli attuali 99 kg/abitante a 80 chili. Le famiglie dovranno adeguarsi, oppure sborsare le quote aggiuntive dei bidoni in più esposti con il residuo secco.

Ultimo aggiornamento: 15:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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