Rebellin travolto e ucciso, il cerchio si stringe su 10 tir: uno si è fermato ed è ripartito subito dopo

i carabinieri hanno esaminato minuziosamente le telecamere di sicurezza. C'è un tir sospetto. In Procura aperto fascicolo per omicidio stradale. Le ricerche del mezzo e del suo autista continuato senza sosta

Giovedì 1 Dicembre 2022 di Redazione Web
La bici accartocciata e Davide Rebellin, morto sulla regionale 11 a Montebello Vicentino
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VICENZA - Continua senza sosta la caccia al conducente del camion pirata che ieri mattina, mercoledì 30 novembre, ha investito e ucciso nel Vicentino l'ex campione Davide Rebellin, mentre era in bicicletta. Dopo aver passato al vaglio moltissime immagini delle telecamere di sicurezza della zona - da quelle del parcheggio accanto al luogo della tragedia, alle altre dislocate vicino al casello di Montebello della A4, ad un chilometro di distanza - i carabinieri hanno ristretto a meno di una decina il numero degli autoarticolati che in quella finestra oraria (intorno a mezzogiorno) si vedono passare sul luogo dell'incidente.

Fermata e ripartenza sospette

Secondo indiscrezioni, ve ne sarebbe uno in particolare che, in alcuni frame, si vede arrestarsi e ripartire subito dopo, in orario compatibile con l'investimento di Rebellin. Intanto la Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo, contro ignoti, per omicidio stradale.

La festa per l'addio alle corse

Si è appreso intanto che, proprio ieri, Rebellin ed un fratello dovevano incontrare il sindaco di Lonigo (Vicenza), Giacomelli, paese dove il campione risiedeva, per organizzare ad aprile 2023 una festa celebrativa del suo addio alle corse. Un evento che si doveva concludere con una maxi-biciclettata cui sarebbero stati invitati molti campioni ed ex compagni di maglia di Rebellin. 

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Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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