Coronavirus Veneto, Zaia: Restrizioni oltre il 3 aprile. Nuovo piano della Sanità: test a tutti quelli che sono a casa malati» Video

Lunedì 30 Marzo 2020
Coronavirus Veneto, Zaia: «"Patente" a chi è guarito dal contagio, ma abbiamo avuto casi di re-infezione»

Coronavirus Veneto, Luca Zaia in DIRETTA Facebook oggi, 30 marzo 2020. «Abbiamo un ritardo di 5 giorni sul modello, questo significa che le restrizioni funzionano e ci hanno aiutato a rallentare la diffusione del contagio. Sto preparando un'ordinanza per riuscire a procrastinare almeno un po' le restrizioni, in virtù di questa settimana, per noi cruciale insieme alla prossima». Miriadi di segnalaioni a Zaia: «Sono il "ricettacolo" - ha infine rivelato il governatore - delle foto di tutti i trasgressori, me li mandano da ovunque, so i segreti di tutti...».

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"Patente" per i guariti dal contagio
Finisce il virus, non si apriranno porte e finestre e si farà una settimana di movida per recuperare un mese di isolamento: no, non funzionerà così. Si tornerà alla normalità con gradualità. «Dovremo pensare a un'uscita come a un "soft landing", dovrà essere graduale, non tanto come uscita dei cittadini ma come riprendere normali condizioni di vita». Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervistato stamani da Mattino 5. «Immagino che una delle soluzioni - ha proseguito Zaia - sulla quale noi stiamo lavorando, è quella del test sierologico, in maniera di andare a vedere se si sono formati gli anticorpi, e qui ci vogliono tempistiche, modalità. Stiamo cercando di ragionare anche su questo fronte, in modo da dare una "patente" che attesta che tu hai avuto la risposta anticorpale. C'è anche da dire che ci sono casi di re-infezione: abbiamo un caso.

Potrebbe anche accadere, e qui ce lo dovranno dire gli scienziati, che chi ha già avuto una risposta anticorpale magari potrà comunque essere esposto a un'ulteriore infezione - ha concluso - magari di una variante del virus».

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Il bollettino di oggi
Sono 8.724 i casi di infezione da SARS-CoV-2 in Veneto registrati fino a stamani in Veneto, secondo il bollettino regionale diffuso da Azienda Zero. Rispetto al pomeriggio di ieri si contano 215 contagiati in più; il maggior numero (2.103) è in provincia di Padova, tranne il focolaio di Vo' Euganeo, rimasto invariato. In isolamento domiciliare - che comprende contagiati e contatti - ci sono 19.895 persone, in diminuzione rispetto alle 20 mila registrate ieri. Sono 1.633 (+16) i pazienti ricoverati in area non critica, ma scendono a 356 (-4) quelli in terapia intensiva. I dimessi sono 747, i deceduti 413, +11 rispetto a ieri pomeriggio... (LEGGI TUTTO)

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Zaia in diretta: cosa ha detto oggi

Case di riposo
«Riunione questa mattina con i direttori. Ricordo che abbiamo subito adottato provvedimenti, ora continuiamo a testare con tamponi gli ospiti per capire quale sia la diffusione del virus. Purtroppo questo è il virus delle case di riposo. Ci sono realtà dove si sono separati positivi e negativi, un buon lavoro. Nelle case di riposo abbiamo anche il grande tema degli operatori che si sono infettati perché non avevano i dispositivi di protezione».

Mascherine: compratele e mettetele in vendita nei supermercati
«Stiamo andando a regime, le abbiamo comprate. Noi le diamo a tutti se le abbiamo, anche alle case di riposo, ma non è un obbligo di legge, lo facciamo volentieri ma deve essere chiaro: adesso ci sono e le stiamo distribuendo, andiamo verso una normalizzazione».

«Fino a 15 giorni fa c'era panico su mascherine; io ho provato a comprarle su Amazon, e sono arrivate ieri». Lo ha sottolineato parlando ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia. «Faccio un appello - ha aggiunto Zaia - ai centri di acquisto che sono i supermercati e le farmacie: compratele e mettetele in vendita. Fate in modo che cittadini le trovino. I prezzi vanno dai 55 centesimi delle mascherine cinesi a un euro di fatte in Veneto. Con 10 mascherine in casa - ha concluso - ognuno ha la sua autonomia».

Mascherine obbligatorie?
«Mascherine obbligatorie? Sarei d'accordo ma prima dobbiamo prima garantire il fatto che i cittadini le trovino e le possano acquistare. Materia di ordinanza potrebbe essere l'obbligo di coprire bocca e naso in qualsiasi maniera. I commercianti non le indossano? Sarebbe bene sapere chi non lo fa perché hanno l'obbligo di indossarle».

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Nuovo piano di Sanità Pubblica
«Rimette in asse tutte le modalità nuove in virtù di tutte le normative che abbiamo. Esiste il caso di famiglie che vivono con un positivo in casa: norme igieniche estreme, bagni separati, tutto è cambiato con questo virus. LA NOVITA' Entro il quinto giorno facciamo un test a tutti quelli che sono malati, ora siamo anche autorizzati a somministrare i farmaci a casa».

Tamponi
«Ritardi a Padova sugli esiti dei tamponi, si parla di attese anche di 5-6 giorni: «Ne abbiamo quasi 6mila in attesa, comunque chi aspetta l'esito è in isolamento fiduciario, ma mancano i reattivi, quindi o tamponiamo e si aspetta o non tamponiamo e si aspetta. Il mondo intero cerca reattivi, tamponi, mascherine, ma abbiamo una novità in più: arrivano 752.500 test rapidi, non sostituiscono il tampone ma danno la risposta degli anticorpi al quindo giorno di sintomi». I tamponi "on the road" non sono ancora iniziati».

Isolare gli over 70, sarebbe stata questa la soluzione
«Se tornassimo indietro avremmo avuto isolare tutti gli over 70, non fatta perché le indicazioni non erano state queste».

In Veneto ci sono pazienti da altre regioni
«Non abbiamo lasciato solo nessuno, a Verona ci sono pazienti ricoverati da noi che sono arrivati in macchina, anche in terapia intensiva». Lo ha precisato il presidente del veneto, Luca Zaia, parlando con i giornalisti sul ricovero di pazienti da regioni confinanti. «Intano - ha aggiunto - c'è la Cross nazionale (Centrale remota operazioni soccorso sanitario, ndr) che smista i pazienti e che ha scelto giustamente di non coinvolgere le regioni in cui c'è pressione. A Verona ci sono pazienti da Brescia, eviterei - ha concluso - di fare polemica». 


Mercati: chiuderanno?
«Non sono regimentati come un supermercato. Stiamo valutando, se volessimo lavorar di fino l'organizzazione dei mercati non è il massimo, quindi stiamo considerando soluzioni per regimentarli».  Lo ha precisato stamani il presidente del Veneto Luca Zaia, commentando le polemiche legate anche alle foto sul mercato all'aperto di Padova. «Non è il massimo - ha aggiunto Zaia - e stiamo valutando altre misure, non per vena di sadismo ma perché il modello delle restrizioni ha un assoluto beneficio».

Multe entro i 200 metri contestate
«Hanno contestato l'uscita di casa entro i 200 metri per "futili motivi", una passeggiata, e le multe sono state contestate: ora daremo il nostro parere ai prefetti. Li preghiamo di approfondire il tema, perché per noi entro i 200 metri si può uscire senza problema...» (LEGGI TUTTO)

Crisi economica, tassa di scopo? no, grazie
«La partita del turismo è persa, in più abbiamo 600mila partite Iva, si devono iniettare risorse, un piano di ripartenza e mettiamo in sicurezza il debito pubblico. E, come sempre, dico che l'Europa è scandalosa, se c'è batta un colpo: è come la guardia costiera che guarda una nave affondare. Misure eccezionali di sostegno da parte della Regione? Venezia è stremata e tutto il comparto turismo del Veneto, ma prima deve partire il piano Marshall nazionale, pensate che noi non chiediamo tasse, ma ci aspettiamo risorse da Roma». «Non vogliamo fare tassa scopo, e tantomeno farla pagare a imprese che sono chiuse», ha concluso.




 

Covid Veneto, quando arriva il picco?

«Io spero che il cambio di direzione ci possa essere la prossima settimana - ha ripetuto il presidente del Veneto - Se si rispetta l'ordinanza, infatti, se non andiamo in piazza a fare comarò, possiamo considerare la prossima settimana come quella cruciale e i nostri modelli matematici ci dicono che il sacrificio fatto finora è servito. Io spero per domenica prossima di poter dire che stiamo cambiando direzione, anche se con 2 mila persone in ospedale e quasi 400 morti (poi diventati in serata 402, ndr) non si può sorridere e per questo bisogna continuare con le restrizioni». Il picco, se verranno rispettate le previsioni, è atteso «entro il 15 aprile e poi spero per fine maggio, inizio giugno tutto finisca e si torni alla normalità»... (LEGGI TUTTO)

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Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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