Coronavirus. Focolaio a Vicenza, l'origine in un viaggio di lavoro all'estero: isolamento anche per il consigliere regionale Joe Formaggio

Venerdì 3 Luglio 2020 di Angela Pederiva
Focolaio vicentino, l'origine in un viaggio di lavoro in Bosnia: isolamento anche per il consigliere regionale Joe Formaggio
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 Un viaggio di lavoro in Serbia, poi il ritorno in azienda, in famiglia e in società, fra incontri ravvicinati e cene affollate, senza che l’imprenditore potesse immaginare di essere infetto. L’ultimo focolaio del Veneto è scoppiato così, attorno a una ditta del Basso Vicentino, dove ora si contano 5 nuovi positivi e 50 persone in isolamento domiciliare. Fra loro anche il consigliere regionale Joe Formaggio, benché risultato negativo al Coronavirus.

Coronavirus, focolaio a Vicenza. Scatta l'isolamento di massa

LA TRASFERTA
All’origine della vicenda c’è la trasferta nel Paese della ex Jugoslavia, teatro in questo periodo di una consistente ripresa dei contagi: tra il 22 e il 29 giugno, la Bosnia-Erzegovina ha registrato un aumento settimanale di casi confermati pari al 19,7%.
Protagonista della missione uno dei titolari della Laserjet di Pojana Maggiore, azienda metalmeccanica che conta 170 dipendenti e una controllata nei Balcani. L’uomo è rincasato in auto con due colleghi, ma senza alcun sintomo, motivo per cui ha partecipato senza alcun timore ad appuntamenti professionali e incontri conviviali, fra cui uno con un centinaio di invitati. Situazioni e numeri che spiegano l’imponenza della campagna epidemiologica sviluppata dall’Ulss 8, dopo che l’industriale ha accusato alcuni problemi respiratori, è stato sottoposto al tampone ed è finito ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza, fortunatamente non in gravi condizioni.

LA RETE
Le autorità sanitarie hanno ricostruito la rete dei contatti attorno all’imprenditore, arrivando a individuare altri 4 positivi e a isolare una cinquantina di persone, fra cui Joe Formaggio, ex sindaco di Albettone, anche se poi il suo tampone ha escluso l’infezione. «Ritengo il focolaio assolutamente sotto controllo – ha dichiarato il direttore generale Ulss Giovanni Pavesi, all’emittente Tva – ma invito a prestare la massima attenzione nei ritorni dall’estero. La raccomandazione, per chi esce ed entra, è di monitorare sempre il proprio stato di salute. Ora ci stiamo preparando per un autunno che potrebbe essere a rischio. Ma l’ospedale, per come lo stiamo attrezzando, e i servizi territoriali, per come li stiamo affinando, ci dicono che dovremmo aver accantonato i problemi affrontati nei mesi scorsi». 

IL BOLLETTINO
Oggi il governatore Luca Zaia farà il punto della situazione. «Sono stato informato immediatamente dal dipartimento Prevenzione del focolaio Covid di Vicenza – ha dichiarato – e sto seguendo nei minimi dettagli la questione.

Si sta provvedendo a fare la contabilità dei positivi, per fortuna pochi, e ad un massiccio piano di isolamento fiduciario di tutte le persone venute a contatto con loro». Il bollettino aggiornato a ieri sera arriva così a contare in Veneto altri 15 casi, per un totale di 19.310 dall’inizio dell’emergenza. I soggetti in isolamento fiduciario salgono a 763, ma le Terapie Intensive restano ferme a 8 ricoverati (tutti negativizzati) e in area non critica i degenti scendono a 172 (di cui solo 20 ancora positivi). Un altro decesso rirtocca invece a 2.023 la conta delle vittime dal 21 febbraio.

Ultimo aggiornamento: 15:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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