Coronavirus Vicenza, è emergenza poveri: Appello della Caritas: «Serve cibo»

Giovedì 2 Aprile 2020 di Roberto Cervellin
Il direttore della Caritas diocesana, don Enrico Pajarin
VICENZA - Quasi 500 pasti al giorno e 200 borse della spesa. A Vicenza l'emergenza Coronavirus ha aggravato la condizione di indigenti e persone che vivono in condizioni di fragilità.

Senzatetto, donne sole o con bambini, anziani, lavoratori che non hanno più un'occupazione. Diverse facce della stessa medaglia: quella della povertà che, in tempi di pandemia, vive momenti drammatici
«I poveri sono sempre sempre più poveri», sentenzia don Enrico Pajarin, direttore di Caritas diocesana.

 Quest'ultima, insieme all'associazione Ozanam-San Vincenzo, ha potenziato la rete della solidarietà in favore degli ultimi e chiesto aiuto al territorio. «Ciò che più ci preoccupa sono le necessità primarie, in primis quella del cibo - prosegue don Pajarin - Coldiretti,  attraverso i mercati di Campagna Amica, ci dona le eccedenze dei banchi alimentari.  Confartigianato ha messo a disposizione una rete di aziende che quotidianamente ci fornisce alimenti e Confindustria ha rilanciato il nostro appello agli associati».

In prima linea anche i Comuni. Quello del capoluogo ha annunciato l'assegnazione dei primi buoni spesa da 50 euro per chi è in difficoltà. E il 2 aprile, all'interno di alcuni punti vendita, partirà “Sospesa”, raccolta alimentare solidale.
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