L'allarme dei sindacati: «In un'azienda di Montecchio almeno 2 addetti sono positivi»

Venerdì 13 Marzo 2020 di Luca Pozza
Un'immagine dell'alto dell'area dove si trova la FIS
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MONTECCHIO MAGGIORE - I sindacati della Cgil di Vicenza e della Filctem provinciale e regionale hanno segnalato «la presenza di due casi di coronavirus rilevati tra i lavoratori dell'industria FIS di Montecchio Maggiore mentre un terzo eventuale caso è attualmente al vaglio dell'autorità sanitaria». A darne notizia, attraverso una nota dell'ufficio stampa, è la stessa Cgil vicentina che ha indetto uno sciopero alla FIS per la giornata di lunedì prossimo 16 marzo. Il fatto è stato denunciano oggi anche al Prefetto di Vicenza e al Sindaco di Montecchio con una lettera.

«Da quando è scoppiata la pandemia coronavirus - viene precisato nella lettera inviata al Prefetto - i nostri Rls/Rsu hanno segnalato in più occasioni situazioni di scarsa attenzione alla direzione aziendale nel rispetto alle norme emanate dal Governo con vari decreti di emergenza: trovando spesso risposte vaghe e poco incisive. In queste ore i casi conclamati di contagio al coronavirus sono due, siamo a conoscenza di un probabile terzo caso. Oltre alle misure di contenimento con quarantene cautelari di coloro si pensa siano stati a contatto con i contagiati, la direzione non ha collaborato proficuamente, a nostro giudizio, con la rappresentanza interna dei lavoratori».

«In queste ore - precisa la nota - siamo venuti a conoscenza anche di alcuni licenziamenti unilaterali di persone in periodo di prova, con contratto a termine, senza preventiva comunicazione e riflessione con la rappresentanza interna: cosa che storicamente si è sempre cercato di fare, per evitare di mettere sulla strada persone e famiglie. Per le ragioni di contagio, per garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori, le Rsu avevano chiesto più volte un rallentamento delle produzioni al minimo: cosa che nelle settimane scorse era già prevista, ma mai attuata, con il ricorso alla Cigo per la carenza di materie prime dalla Cina». La Rsu Aziendale ha dichiarato un pacchetto di 16 ore di sciopero, con prima fermata lunedì 16 marzo, con regolare avvio della procedura con la direzione, per la messa in sicurezza degli impianti legata alle norme di sicurezza vigenti nelle aziende chimiche.

In serata è giunta la precisazione della FIS (Fabbrica Italiana Sintetici) che in una nota precisa che «già nelle prime ore dalla notizia dell’epidemia da coronavirus nel Comune di Vo’ Euganeo, sono state prontamente attivate le prime misure di tutela, non solo dando applicazione a procedure interne vigenti ma individuando anche immediate azioni di prevenzione. In particolare dal 24 febbraio ha preso avvio un percorso di sviluppo, pressochè quotidiano, di interventi diretti a contenere il rischio di diffusione del contagio non solo nello stabilimento di Montecchio Maggiore ma anche nei siti produttivi di Lonigo e di Termoli, in Molise».

«Ad integrazione di tutte le misure - continua la nota dell'industria vicentina - disposte nei provvedimenti delle autorità pubbliche, nazionali e locali, sono state adottate altre azioni la sospensione temporanea dall'attività lavorativa dei dipendenti provenienti dalle zone sottoposte a cordone sanitario nonché dai comuni limitrofi a quello di Vo' Euganeo; la sospensione dall'attività lavorativa delle lavoratrici che hanno reso noto il proprio stato di gravidanza; la stretta regolamentazione delle trasferte e degli spostamenti intersito del personale aziendale; la rivalutazione modalità delle riunioni, con preferenza di utilizzo di sistemi di collegamento da remoto; ricorso al lavoro agile (smart working), laddove possibile, per il personale che può svolgere attività lavorativa da remoto; istruzioni operative per interferenze tra personale aziendale e personale delle imprese di trasporto».
Ultimo aggiornamento: 20:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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