BASSANO - In poche ore già mille firme, ma dopo pochi giorni anche di più. La raccolta firme è per il "salvataggio" del convento di San Sebastiano, quello dei frati cappuccini, un lungo pezzo di storia della città. Accesa da pochi giorni, la raccolta sta correndo, perché il tempo è poco per cercare di fare qualcosa. Ora questa storica sede in Margnan, lungo il Brenta, poco a nord del castello e del Ponte Vecchio, una struttura che ha almeno una dozzina di secoli di storia alle spalle, di cui cinque presidiati dai cappuccini, rischia di essere chiusa.
I frati sono pochi e anziani, ma sono molto radicati nel cuore dei bassanesi. Speciali le loro messe, le confessioni (soprattutto maschili almeno una volta all'anno), le loro installazioni, ad esempio il presepe in chiesa, ogni anno diverso e molto suggestivo, che tutti passano a vedere. Ma l'ordine ha deciso la chiusura. Verrebbe a mancare un punto di riferimento molto importante per la religiosità e il territorio, con una struttura storica di prima grandezza, basti pensare che solo negli anni '90 si scoprirono e valorizzarono preziosi affreschi fatti risalire al Duecento. Storicamente il convento venne realizzato per le monache Agostiniane nella seconda metà del '400, ma sul luogo di una preesistente chiesetta campestre dedicata a San Pancrazio.
La sindaca Elena Pavan ha spiegato che, in occasione degli auguri natalizi, padre Lanfranco (il responsabile e superiore) l'ha portata a conoscenza della allarmante e concreta probabilità che il convento dei frati in Margnan venga chiuso. «Nelle prossime settimane potrebbe terminare la secolare presenza dei cappuccini nella chiesa e nel convento di San Sebastiano a Bassano - dice la prima cittadina -. Una storia lunghissima lega i frati cappuccini con la nostra comunità e con il territorio bassanese: il loro primo insediamento risale infatti al 1568 in località Salbeghe, trasferito poi dal 1823 nell’attuale sede in borgo Margnan. La presenza e il servizio dei frati minori cappuccini hanno scandito i momenti più importanti della vita di molti fedeli e oggi è un importante luogo di accoglienza per i bisognosi. Numerosi, ad esempio, i pasti che vengono somministrati gratuitamente (quasi 100, ndr) ogni giorno a chi non ce la fa da solo, con le proprie risorse. Per chiedere la loro permanenza a Bassano del Grappa - prosegue la sindaca Pavan - è nato il gruppo su facebook “Salviamo i Frati a Bassano” ed è stata avviata una petizione online che accompagnerà una raccolta firme in presenza».
Il termine che gli organizzatori si sono dati per la raccolta firme è domenica 8 gennaio. A promuovere l'iniziativa sono diversi sindaci del territorio, organizzazioni di categoria, gruppi di volontariato, associazioni, figure politiche come l'assessora regionale Elena Donazzan, imprenditori come Sandro Venzo.