Concessionaria fantasma promette auto "scontate": i 3 titolari spariscono con un milione e 200mila euro di caparre

Giovedì 2 Dicembre 2021 di Redazione
Concessionaria fantasma promette auto "scontate": i 3 titolari spariscono con un milione e 200mila euro di caparre
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VICENZA - Nella giornata di ieri - 1. dicembre - i militari del Nucleo investigativo della Guardia di Finanza di Bassano   hanno  dato esecuzione a ordinanze del Tribunale di Vicenza a carico di 3 complici: Paolo Stevan (arresto) e Luigino Campagnolo  (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).

Lo Stevan si è costituito in serata ai carabinieri di Castelfranco Veneto.

E’ stata altresì data esecuzione, sui beni intestati o comunque nella disponibilità delle persone sottoposte ad indagine, al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip per  2.337.986 euro. L’indagine, coordinata dalla Procura  di Vicenza, ha preso avvio dalla consumazione, nel dicembre 2018, di molteplici truffe legate alla compravendita di autovetture poste in essere attraverso la concessionaria Autokew srl  di Montecchio Maggiore.

I potenziali acquirenti, dopo aver visionato i veicoli su internet ed aver effettuato dei giri di prova recandosi in concessionaria, consegnavano agli indagati — per contanti, assegni o attraverso bonifici bancari — somme per  oltre 1.200.000  euro a titolo di caparra o saldo, salvo poi scoprire, nel giorno concordato per il ritiro delle auto, che i gestori della concessionaria si erano dileguati e che nessun veicolo era più presente nel piazzale.

In questo contesto, è stata riconosciuta l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa il cui promotore e capo è stato individuato nello Stevan. I successivi approfondimenti investigativi hanno portato, da un lato, ad accertare condotte di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, poiché le somme di denaro accreditate a titolo di caparra e/o saldo sui rapporti bancari della Autokew erano state distratte a favore di conti esteri - talora utilizzati per l’acquisto di altre autovetture, mai pervenute tuttavia nella disponibilità della società - o comunque intestati a terze persone; dall’altro, dopo la declaratoria di fallimento dell’impresa su istanza della Procura, a ricostruire plurimi fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, documentale e per operazioni dolose.

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 15:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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