Cancellata la "clausola antifascista" per le richieste di spazi pubblici al Comune

Mercoledì 19 Febbraio 2020
Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza
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VICENZA - Il Comune di Vicenza ha depennato dal regolamento per il canone di occupazione degli spazi pubblici (Cosap) la cosiddetta clausola antifascista, ovvero una dichiarazione che, oltre all'adesione alla Costituzione, chiedeva ai richiedenti «il ripudio del fascismo». Era stata introdotta dalla precedente giunta di centrosinistra, guidata da Achille Variati. Nel nuovo regolamento Cosap, rivisto dall'assessore al commercio, Silvio Giovine (lista "Idea Vicenza"), la concessione di occupazione del suolo pubblico viene rilasciata a chi «dichiara di riconoscersi nei principi e valori fondamentali della Costituzione Italiana e dello Statuto Comunale, e di ripudiare ogni forma di totalitarismo e di condannare l'uso della violenza a fini politici». «Le amministrazioni - ha detto Giovine - si devono concentrare nel risolvere i problemi reali dei cittadini anziché perdere tempo su sterili polemiche relative a fascismo e antifascismo».

IL PLAUSO DELL'ASSESSORE REGIONALE DONAZZAN
«Questa è coerenza. Con la nostra storia culturale, politica e anagrafica. Sono fiera del coraggio e della coerenza dimostrate dall'assessore comunale Silvio Giovine. Coraggio perché fare una cosa sacrosanta come togliere la clausola dell'adesione all'antifascismo è difficile». Lo afferma Elena Donazzan (Fdi), assessore regionale veneto al lavoro e all'istruzione. «In un mondo in cui i principi sono usati all'occorrenza e strumentalizzati politicamente - aggiunge Donazzan - sarebbe stato molto più semplice ignorare, prendere tempo, come si fa di solito, come si è fatto anche in amministrazioni di centrodestra dove gli stessi ex consiglieri di opposizione, giunti al governo della città hanno smesso la propria battaglia di libertà per adeguarsi al pensiero violento ed illiberale che arma gli 'antifascistì contemporanei». «Giovine - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - ha mostrato coerenza.
Da sempre gli sento dire infatti che serve una pacificazione nazionale, mostrando coerenza coi padri nobili della politica di destra in Italia, e su tutti Almirante».
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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