Caso Bramezza, il Pd chiede spiegazioni a Zaia e Lanzarin su Ulss 7

Giovedì 17 Febbraio 2022 di Redazione Web
Carlo Bramezza all'inaugurazione del centro vaccinale
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BASSANO - Sulla vicenda finanziaria del tutto personale di Carlo Bramezza, dg della Ulss 7 Pedemontana, hanno preso posizione i responsabili del Partito Democratico territoriale, con alcune domande rivolte pubblicamente al governatore Zaia e all'assessora alla sanità, la bassanese Lanzarin. 

«Apprendiamo dai media locali del procedimento di liquidazione del patrimonio, disposto dal tribunale di Treviso, che ha coinvolto il dirigente generale della Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza - hanno scritto Davide Giacomin, segretario p del Pd, e i coordinatori di area Paolo Costa per il Thienese, Giannina Scremin per il Bassanese -. Il procedimento è stato avviato perché Bramezza aveva stipulato delle fideiussioni per un valore di circa 11 milioni di Euro, per conto di due società di cui è stato socio per oltre 6 anni. Quando le due società sono fallite, non è stato capace di ripagare i debiti maturati. Visto il ruolo di dirigente pubblico apicale per cui Bramezza è stipendiato dai cittadini veneti, rivolgiamo a Bramezza ed ai vertici della Regione che lo hanno nominato alcune domande.

Lo riteniamo un atto necessario per chi è deputato a gestire la cosa pubblica».

Queste le domande messe per iscritto dai tre referenti del Pd: «Le società in cui agiva Bramezza hanno partecipato ad appalti pubblici. E se sì, quali? In quale ambito operavano le fideiussioni “andate male” di cui Bramezza si era fatto garante? I vertici della Regione erano a conoscenza dell’importante attivismo di Bramezza nel settore privato? Infine chiediamo al presidente Zaia e all’assessore alla sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, con che criteri venga scelto il dirigente di una Ulss che ha prestato fideiussioni per oltre 11 milioni di euro. Non vogliamo in nessun modo intervenire nella sfera privata del dottor Bramezza, ma chiediamo se si intende confermarlo nella gestione di un’azienda pubblica che sposta milioni di euro come la Ulss 7 Pedemontana».

Carlo Bramezza ha spiegato giorni fa al Gazzettino: «Provo tanta amarezza, ma vado avanti. Parliamo di una vicenda personale, risalente a dieci anni fa, che non c'entra nulla con l'Ulss 7». Mentre i suoi legali hanno   sottolineato che l'accesso alla procedura «è avvenuto su base volontaria» e ciò è avvenuto «in perfetta trasparenza e con lo spirito di destinare il proprio patrimonio disponibile alla migliore soddisfazione possibile dei creditori».

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