Cacciatore uccide il suo cane ferito per non pagare le cure: Tosca era stata investita da un'auto

Enpa: «Abbiamo rilevato che oltre il 30% dei cani da caccia di proprietà, quando ormai vecchi o non servono più, vengono eliminati»

Lunedì 5 Settembre 2022 di Remo Sabatini
Un cacciatore con il suo cane (immag repertorio Ansa)
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Quanto vale la vita di un cane da caccia? A giudicare da quanto accaduto alla povera Tosca, non molto. Sì perché per evitare il pagamento delle cure veterinarie che avrebbero potuto salvare il proprio cane ferito, una femmina di segugio, il proprietario cacciatore, ha pensato bene di risparmiare e l'ha ucciso. Questa triste storia ha inizio un paio di giorni fa quando, a Costabissara, nel Vicentino, in località zona del Buron, una squadra di cacciatori decide di recarsi in campagna.

Sono accompagnati dai loro cani, vogliono allenarli "al riporto" della selvaggina. Tutto sembra filare liscio, almeno per un po'. Poi, improvvisamente, Tosca il segugio, forse per la troppa foga, durante la corsa si trova fuori dal campo di addestramento e, tempo un attimo, finisce in strada. Sfortuna vuole che proprio in quel momento, si trovi a passare un'auto che la travolge. Il conducente non si ferma e la povera cagnolona, ferita dall'impatto, arranca. Nel frattempo, stando a quanto riportato dalle cronache locali, il proprietario non si accorge di nulla.

Soltanto successivamente, una volta trovata, si rende conto di quanto accaduto. La cagnolina evidenzia un paio di fratture. La più grave, come ribadito successivamente da Enpa Vicenza, è quella che vede coinvolto il femore. A questo punto la storia si fa oscura. Per curare quella frattura, infatti, serve un urgente intervento chirurgico veterinario cui seguirà diverso tempo per il recupero. Un tempo e soprattutto un costo economico da sostenere non indifferenti. Già, ma cosa non si farebbe per il proprio fedele amico a quattro zampe? E invece niente. Sì perché, preoccupata, una persona vicina al cacciatore, stando a quanto ricostruito da Il Giornale di Vicenza, saputo del ferimento della bestiola, decide di allertare Enpa. Da lì, l'amara sorpresa. Giunti dal cacciatore, i due volontari inviati chiedono di Tosca. Il cane, infatti, sembra sparito. Ci sarebbe voluto un po' ma alla fine, il cacciatore confessa: Tosca l'ha uccisa lui, con un colpo di fucile alla testa, all'alba. Tutto, per evitare le costose cure mediche che probabilmente l'avrebbero salvata.

«Siamo di fronte ad un fenomeno, quello dell'abbattimento dei cani da caccia - ha commentato Renzo Rizzi ispettore di Enpa - che si verifica molto spesso». E ancora, «dai nostri dati abbiamo rilevato che oltre il 30% dei cani da caccia di proprietà, quando ormai vecchi o non servono più, vengono eliminati. Senza contare gli esemplari giovani senza microchip che finiscono dispersi chissà dove durante l'addestramento». Così, è morta Tosca, il segugio che non serviva più. L'uomo è stato denunciato. 

Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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