Asiago, riaperto l'ospedale, tornano i neonati:«Un aiuto alla montagna»

Martedì 27 Luglio 2021 di Angela Pederiva
L'inaugurazione dell'ospedale di Asiago con la riapetura del punto nascite presente il governatore Zaia

ASIAGO (VICENZA) Benvenuti sull'Altopiano, sette Comuni e un punto nascite. Di nuovo, com'era stato dalla costruzione dell'ospedale nel Dopoguerra e fino al 27 marzo 2020, una data che Luca Zaia non ricorda solo perché era il suo compleanno: nel giorno nero della prima ondata Covid, il nosocomio di Asiago venne chiuso per i lavori di adeguamento mentre l'emergenza sanitaria mordeva i servizi ordinari, con tutto il seguito di paure e di polemiche. «Ma promisi che l'avremmo riaperto e l'impegno è stato mantenuto, in deroga alla legge statale», sorride il governatore davanti alla platea della politica (dal leghista Nicola Finco al dem Giacomo Possamai) e della sanità (guidata da Carlo Bramezza, direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana), mentre le future mamme consegnano un quadro con i nomi dei bimbi venuti forzatamente al mondo a Bassano del Grappa o a Santorso in questi 16 mesi di sospensione.


LA MONTAGNA
La cerimonia sul piazzale, a cui si accede rigorosamente con il Green Pass o con il tampone effettuato al momento, ha un forte significato territoriale. «La montagna ha bisogno di aiuto concreto, fatti, sicurezza», rivendica il sindaco Roberto Rigoni Stern, firmatario dell'ordinanza che nell'area pedonale del paese impone l'uso della mascherina anche all'aperto, «un obbligo ben accetto sia ai residenti che ai turisti», i quali d'estate a queste latitudini superano quota centomila. «Serviva un Pronto soccorso pure per i visitatori riconosce Zaia ma occorreva prima di tutto un presidio, con i suoi 104 posti-letto, per la cittadinanza.

Eccolo qua: faremo gli acquisti di tecnologia anche per Asiago, perché tutti i veneti hanno gli stessi diritti. Dopodiché dev'essere chiaro che il trapianto di cuore si fa al centro Gallucci di Padova».


IL TIMORE
Come a dire: va bene l'identità, ma prima di tutto c'è la salute. Non a caso il timore riguardante il punto nascita, che serpeggia anche fra gli stessi primi cittadini della zona, è che un anestesista e un pediatra per turno possano essere pochi in aggiunta alle due ostetriche. Tuttavia la Regione rassicura: la struttura è indicata solo per le gravidanze fisiologiche, con almeno 37 settimane di gestazione, in cui il monitoraggio indica feti sani. «Ci prepariamo a un'ottantina di parti all'anno, anche in acqua, visto che i numeri piccoli ci consentiranno un'assistenza adeguata», conferma Andrea Cocco, direttore di Ginecologia e Ostetricia.


L'ECCEZIONE
La cifra è indubbiamente inferiore a 500, soglia fissata dal decreto ministeriale 70 per consentire il mantenimento dei punti nascita, a cui Asiago (così come Pieve di Cadore e Portogruaro) farà eccezione. «Ce ne assumiamo la responsabilità sottolinea Zaia ribaltando il ragionamento: garantiamo a questo ospedale le migliori apparecchiature, in grado di monitorare la situazione, per cui in caso di problemi donne e neonati vengono trasferiti in un centro più attrezzato». A nome di un gruppo di future mamme, tutte con la maglietta bianca e il pancione prominente, Ivana ringrazia: «Chi non vive in montagna, non può capire cosa significhi dover percorrere 30 o 40 chilometri con i tornanti, il ghiaccio sulla strada, il disagio».


LA STRUTTURA
Frutto di un investimento da 35 milioni di euro, iniziato con la posa della prima pietra alla presenza anche del compianto Ermanno Olmi, per la Regione il senso della riapertura del nosocomio di Asiago va oltre la restituzione di una struttura da 20.250 metri quadrati, articolata in quattro aree: diagnostica, chirurgica, riabilitativa e medica. «È la dimostrazione che abbiamo ricevuto in eredità 68 ospedali e non ne abbiamo chiuso nessuno conclude Zaia malgrado la carenza di personale a cui stiamo rispondendo con i concorsi indetti da Azienda Zero, l'ingaggio di medici a gettone e in libera professione, l'introduzione al lavoro degli specializzandi, possibile in tutta Italia grazie a un'intuizione proprio del Veneto».
 

Ultimo aggiornamento: 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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