ABB, 100 lavoratori in bilico, il Prefetto "scuote" il Governo. Oggi sciopero negli stabilimenti del Gruppo

Venerdì 2 Luglio 2021
Manifestazione dei lavoratori ABB (da sito Tgr Veneto)

MAROSTICA - Il Prefetto di Vicenza, Pietro Signoriello, scende in campo nella vicenda che riguarda la ABB di Marostica, la storica azienda, che fa parte di una multinazionale, per la quale è stata annunciata la chiusura. Il Prefetto, precisa in una nota, «ha garantito la massima attenzione al tema, anche in considerazione dell'impatto sul territorio, in termini occupazionali e sociali, derivante da un simile epilogo». Signoriello ha preannunciato «l'assunzione di ogni iniziativa possibile, al fine di individuare possibili soluzioni alternative, in piena intesa con l'assessorato al lavoro della Regione Veneto». Nello stesso tempo il Prefetto ha assicurato di voler segnalare all'attenzione del Governo la problematica «al fine di promuovere un interessamento al caso da parte dei competenti Ministeri nelle forme rese possibili dalla legislazione di settore».

Nella serata di ieri, in Prefettura a Vicenza, c'è stato un incontro con i segretari generali delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec che hanno rappresentato la situazione relativa allo stato di agitazione sindacale in atto da settimane, dopo l'annuncio, da parte dei vertici della Abb della chiusura dello stabilimento vicentino e conseguente licenziamento dei circa cento lavoratori coinvolti.

Sciopero nelle sedi italiane

Intanto quattro ore di sciopero, oggi venerdì 2 luglio, in tutti gli stabilimenti del gruppo Abb. La decisione è di Fim Fiom e Uilm contro la chiusura dello stabilimento di Marostica dove sono occupati circa 100 lavoratori e che sul territorio impegna diverse aziende e lavoratori dell'indotto. Una nota unitaria ha annunciato la mobilitazione unitaria arrivata «dopo mesi di trattative». «Anche grazie al lavoro di Regione Veneto e del Ministero dello Sviluppo Economico si era riusciti a individuare un imprenditore locale disposto a rilevare l'attività e i lavoratori di Abb ma purtroppo, ad oggi il gruppo, si rifiuta senza valide ragioni di prendere in considerazione questa proposta industriale che potrebbe salvaguardare l'occupazione e mantenere in attività il sito, rifiutandosi addirittura di partecipare agli incontri istituzionali» denunciano i sindacati. «Un atteggiamento davvero assurdo nei confronti di uno stabilimento che in questi anni non è mai stato in perdita e solo perché non ha raggiunto i livelli di profittabilità indicati dalla multinazionale viene chiuso a danno dei lavoratori e del territorio», proseguono ricordando come già il 13 gennaio scorso il coordinamento Fim Fiom Uilm Abb aveva deciso 2 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti Abb contro la decisione dell'azienda di chiudere il sito di Marostica.«Oggi ancora di più serve una risposta di solidarietà e di mobilitazione da parte di tutto il gruppo Abb perché l'atteggiamento dell'azienda che rifiuta il subentro di un imprenditore non può portare al licenziamento di 100 lavoratori», dicono.

«Conto sul ministro»

Sul fronte politico la senatrice vicentina Daniela Sbrollini (Italia Viva) definisce incredibile la posizione di ABB che tiene «una posizione  posizione tanto incredibile quanto non accettabile» e che «rifiuta nei fatti anche la mediazione delle istituzioni». «Ho presentato una seconda interrogazione al ministro, che supera la prima presentata mesi fa, perché sono cambiate le condizioni al contorno. Le disponibilità di imprenditori terzi e quindi la possibilità concreta di evitate un impoverimento per tutto il territorio con la perdita di un numero importante di posti di lavoro è una opportunità da non perdere. Dobbiamo tutti lavorare insieme per ottenere il risultato. Chi fa ricorso ad aiuti di Stato ha degli impegni. Morali e sostanziali. I contributi statali sono erogati per sostenere la occupazione in Italia, non per incrementare gli utili di una multinazionale. Queste situazioni non devono succedere e non possono essere accettate. Conto molto sull'impegno del ministro e mi aspetto un ripensamento della ABB».

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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