VERONA - «Siamo orgogliosi di aver contribuito al miracolo olimpico compiuto da Sofia Goggia». Sorride Claudio Zorzi, il veronese luminare di Ortopedia che ha curato, appena due settimane fa, il ginocchio sinistro della campionessa bergamasca, lesionato dopo la rovinosa caduta nella libera di Cortina. E stanotte la Goggia ha vinto l'argento nella discesa libera alle Olimpiadi di Pechino.
Zorzi, che ha seguito in diretta la prova dell'atleta, ha curato la sciatrice all'ospedale Sacro Cuore di Negrar (Verona), dove è chirurgo ortopedico e direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia. «Abbiamo applicato del gel piastrinico al ginocchio sinistro lesionato. È una procedura largamente utilizzata sulle articolazioni del ginocchio, dell’anca e della spalla soprattutto in presenza di artrosi - spiega Zorzi che nella sua carriera è stato consulente ortopedico del Vaticano e ha curato grandi calciatori e atleti -. Qui al Sacro Cuore di Negrar, con oltre 6mila trattamenti l’anno, registriamo una delle casistiche più ampie a livello internazionale di questa tecnica. L’impiego sui legamenti crociati è invece più recente ed esistono ancora pochi i casi trattati».
La campionessa bergamasca si era rivolta a Zorzi con un unico obiettivo: quello di poter partecipare alle Olimpiadi di Pechino.