Amarone o tarocco? I vini veneti
copiati all'estero costano un milione

Giovedì 7 Aprile 2016
Amarone o tarocco? I vini veneti copiati all'estero costano un milione

VERONA - «In Veneto i consorzi spendono un milione di euro all'anno per intentare causa ai falsificatori stranieri dei vini veneti, in primis Prosecco e Amarone. Chiediamo aiuto al Ministero, perché sono costi proibitivi e non ce la facciamo più a sostenerli». Alla vigilia del Vinitaly, che prenderà il via domenica prossima a Verona, il presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto Christian Marchesini lancia un grido d'allarme sulla grave situazione della contraffazione all'estero di vini veneti, che sta costringendo i consorzi a intentare decine di cause per tutelare le aziende vitivinicole dal fenomeno crescente dell'italian sounding, vale a dire l'utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano il prodotto italiano.

Una piaga che ha un costo altissimo per le aziende: due miliardi, secondo i dati di Federalimentare, il valore della contraffazione dei vini italiani, che equivale a un terzo della stima complessiva relativa alle agro-piraterie. Le ultime new entry nel campo delle frodi alimentari riguardanti i vini veneti sono i falsi prosecchi ucraini, che i produttori etichettano con nomi assonanti come Rosecco e Secco, e un Amarone prodotto in Spagna, con etichette contraffatte e riprodotte in maniera grossolana, in vendita a un terzo dei prezzi di mercato.

Numerosi i casi di imitazione del Prosecco e dell'Amarone negli ultimi anni: dal «Toi Toi prosecco» della Nuova Zelanda al prosecco made in Crimea, dal Prosec croato al prosecco alla spina in Inghilterra. Per questo tre anni fa nel Trevigiano è nata una società, «Sistema Prosecco», che si occupa di tutela a 360 gradi dei vini doc e docg per conto dei tre consorzi Prosecco doc, Asolo e Valdobbiadene. «Negli ultimi tre anni sono state avviate una cinquantina di opposizioni a registrazioni di nomi che hanno un'assonanza con il prosecco - spiega Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore -, con cause in Germania, Stati Uniti, Canada e, negli ultimi tempi, soprattutto Ucraina e Russia, dove proliferano decine di etichette di vini con bollicine che riportano etichette come Prozec, Secco, Rosecco e altre variazioni di assonanza con il prosecco
».

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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