Tumori pancreas, équipe veronese ne decripta le mutazioni genetiche

Giovedì 16 Febbraio 2017
L'anatomopatologo Aldo Scarpa
VERONA - Nuove speranze nella lotta ai tumori neuroendocrini del pancreas, tra le più frequenti e temute neoplasie di questa 'famiglia' con una mortalità del 60%. Un team internazionale coordinato dall'équipe veronese di Arc-Net, centro di ricerca università di Verona e azienda ospedaliera universitaria integrata, diretto dall'anatomopatologo Aldo Scarpa, ha infatti sequenziato il genoma di questi tumori e ne ha decriptato il panorama delle mutazioni genetiche.

La scoperta consentirà di orientare lo sviluppo di specifiche terapie in grado di contrastare le diverse tipologie di alterazioni individuate, come indicano i risultati pubblicati su Nature. Lo studio è stato realizzato grazie alla collaborazione con la biobanca di Arc-Net diretta dalla ricercatrice Rita Lawlor, con i clinici dell'Istituto del pancreas dell'Azienda ospedaliera diretto da Claudio Bassi e dell'Oncologia universitaria diretta da Giampaolo Tortora, il gruppo di Andrew Biankin di Glasgow e quello australiano coordinato da Sean Grimmond. Ha, inoltre, collaborato Angelo Paolo Dei Tos, anatomopatologo dell'azienda ospedaliera di Treviso.
Gli scienziati hanno lavorato su 160 tumori neuroendocrini del pancreas, del tipo 'ben differenziato', ovvero i più frequenti ma potenzialmente curabili data la lentezza del loro sviluppo.
Ultimo aggiornamento: 23:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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