Ricopre il terreno di mais al veleno: morte centinaia di nutrie e animali selvatici

Martedì 19 Gennaio 2021
Gli animali morti a causa del mais avvelenato da un agricoltore a Gazzo veronese
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VERONA - Circa due ettari di terreno agricolo cosparsi di mais e veleno hanno già causato la morte di centinaia di animali selvatici in zona a Gazzo Veronese.

La Polizia Provinciale ha individuato il responsabile: è un 80enne residente in provincia di Mantova, che ha consegnato l'insetticida dicendo di avere agito perché «stanco delle nutrie che infestavano i campi». Gli agenti della Polizia provinciale sono intervenuti sul posto con Protezione Civile, Amministrazione comunale, Polizia Municipale, e Consorzio di bonifica e volontari per rimuovere il cereale, ricoperto di una sostanza verdognola, dai terreni e dai canali. Un campione peraltro era già stato inviato all'istituto zooprofilattico per individuare il veleno utilizzato. Inoltre si sta provvedendo a raccogliere le carcasse degli animali - e tra questi nutrie, lepri, volpi, fagiani, pesci, aironi, anatre - che andranno poi smaltite.

Il luogo si trova poco distante dalla Palude del Busatello, Zona di Protezione Speciale e Sic (Sito d'Importanza Comunitaria), frequentata da numerosi animali selvatici. Una nota della Provincia di Verona precisa che si che il veleno ingerito da diversi animali possa entrare nella catena alimentare dei predatori, tra i quali i rapaci. «Ho coinvolto anche il servizio veterinario dell'Ulss 9 Scaligera per valutare se sia necessario adottare ulteriori provvedimenti per la tutela della salute anche delle persone» ha dichiarato la comandante della Polizia provinciale, Anna Maggio. «È un atto grave - ha aggiunto il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto -. Un grazie a tutti i volontari che si stanno prestando a ripulire questo scempio e mettere in sicurezza l'area».

Animalisti: strage premeditata

Dopo il ritrovamento di centinaia di animali morti nell'Oasi di Busatello, al confine tra la provincia di Mantova e Verona, l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) e l'Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) denunciano che si tratta di «disastro ambientale». «Una vera strage di nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d'acqua causata dai quintali di mais avvelenato. Si tratta - afferma Romano Giovannoni, coordinatore regionale Enpa del Veneto - di un atto criminale premeditato».

Ultimo aggiornamento: 18:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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