Il sindaco: «E' stato un boato fortissimo come un aereo che rompe il muro del suono»

Martedì 29 Dicembre 2020
Angelo Campi, sindaco di Salizzole

SALIZZOLE - «È stato un boato, fortissimo, come quello di un'areo che rompe il muro del suono.

Accompagnato come da un salto della terra che ha tremato per pochissimi secondi. Per fortuna non ci sono danni a cose e persone. Speriamo che lo sciame sismico finisca qui».

È preoccupato Angelo Campi, sindaco di Salizzole, paese di neanche 3 mila anime nel sud della provincia Veronese, dove oggi si sono avvertite ben tre scosse di terremoto, in successione l'una dall'altra di circa 20 minuti. L'ultima alla 15,36, la più forte, di magnitudo 4,4 della scala Richter con epicentro nella frazione di Gabbia, al confine con Isola della Scala, a 9 km di profondità. È stata preceduta da una prima scossa, di magnitudo 3.4, registrata alle 14:02: e da una seconda, di 2,8, alle 14:44, sempre con lo stesso epicentro.

Il terremoto, avvertito chiaramente a Verona e in gran parte della provincia scaligera, ma anche a Mantova, Pavia e Brescia, ha portato Trenitalia a sospendere, in via precauzionale per verifiche tecniche sulla linea, il traffico ferroviario. Tecnici delle ferrovie stanno controllando la linea per consentire la regolare ripresa dei treni. Intanto, il comando nazionale dei Vigili del Fuoco ha fatto sorvolare l'area di Salizzole da un elicottero di base a Bologna per verificare si fossero danni e crolli. Ma il riscontro è stato, per fortuna, positivo: nessuno danno a cose e persone.

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