VERONA - La manifestazione di solidarietà nei confronti di don Marco Campedelli di oggi, 1 luglio, a Verona ha richiamato oltre 500 in piazza Dante. I presenti hanno chiesto con forza che Campedelli non venga rimosso dal suo ruolo di docente di religione al liceo Maffei: il professore aveva criticato la lettera elettorale del vescovo Giuseppe Zenti e si era alimentata la polemica. «Al Maffei è molto stimato - ha detto uno dei suoi alunni, Fabio - perchè con lui c'è la possibilità di creare un dialogo libero.
La critica
Dovere dei sacerdoti in occasione delle tornate elettorali nelle città è far coscienza a se stessi «e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender, al tema dell'aborto e dell'eutanasia». È un passaggio della lettera inviata ai confratelli della diocesi dal vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti, datata 18 giugno, nel pieno della campagna elettorale per il nuovo sindaco della città. Compito degli ordinati, spiega Zenti, «non è schirarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana». E si è scatenato un polverone. Campedelli aveva criticato con una lettera aperta questa posizione e si è vociferato che la Diocesi volesse rimuoverlo dal ruolo di docente.