Siccità, si allentano i divieti nella città scaligera: dalle 21 alle 6 si possono innaffiare orti e giardini

Sabato 9 Luglio 2022 di Redazione Web
Il sindaco di Verona Damiano Tommasi

VERONA - Siccità, si allentano i divieti per l'uso di acqua potabile ai fini non domestici.

Da oggi e fino al 31 agosto nella città scaligera è consentito annaffiare orti e aree verdi nelle ore serali e notturne. «Le recenti piogge che nei giorni scorsi hanno interessato, se pur in modo sparso, il territorio comunale e provinciale, consentono di allentare le misure adottate con l’ordinanza sindacale dell’1 luglio - fanno sapere dal Comune - A favore di minori divieti, anche l’abbassamento delle temperature e le previsioni meteorologiche che indicano una situazione stabile per i prossimi giorni. Queste le premesse che hanno portato il sindaco Damiano Tommasi a firmare oggi, 9 luglio, una nuova ordinanza che, nell'ottica di contenere i disagi ai cittadini, consente l’utilizzo dalle 21 alle 6 dell’acqua di rete anche per l’irrigazione delle aree verdi oltre che per fini potabili, igienico sanitari e per l’irrigazione dell’orto, mantenendo le limitazioni previste per il lavaggio automezzi, riempimento piscine e quanto altro non sia strettamente necessario al fabbisogno umano. Ciò anche in considerazione del fatto che il verde può contribuire alla riduzione delle temperature nelle aree urbanizzate e offre ristoro e refrigerio per contrastare il caldo estivo».

L'ordinanza

La misura si applica non solo ai giardini e prati ornamentali di privati ma anche enti e associazioni che gestiscono importanti aree verdi fruibili dal pubblico (quali ad esempio, le aree verdi di pertinenza di ospedali, università e via dicendo). In ogni caso, fino al 31 agosto, dalle 6 alle 21, l’uso dell’acqua potabile proveniente da fonte idrica resta limitata ai soli fini domestici e sanitari, mentre rimane vietata per il lavaggio di automobili (salvo impianti autorizzati), per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino, per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l'igiene personale. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 500 euro. «Per ragioni di pubblica utilità - continua la nota del Comune - rimangono esclusi dalle limitazioni i servizi pubblici di igiene urbana; gli innaffiamenti dei campi sportivi in terra battuta, in manto erboso e misti, adottando comunque tutti gli accorgimenti per minimizzare i quantitativi di acqua necessari; l’irrigazione manuale di fioriere, in area pubblica o aperta al pubblico, utilizzando il quantitativo minimo necessario per il sostentamento delle piante; le fontanelle pubbliche che consentono l’idratazione gratuita a cittadini e turisti; le fontane dotate di apparati per il ricircolo dell’acqua e gli specchi d’acqua, alimentati artificialmente, con presenza di flora e fauna oggetto di tutela; le attività iscritte alle categorie di appartenenza in agricoltura, floricoltura e zootecnia; le attività regolarmente autorizzate per le quali l’utilizzo di acqua potabile avvenga in conformità ai limiti previsti dalle autorizzazioni stesse».

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