Renzi protagonista al Vinitaly
accelera sull'apertura alla Cina

Lunedì 11 Aprile 2016
Il premier Matteo Renzi in visita a uno stand di Vinitaly

VERONA - Vinitaly 50, «Questo anniversario è bello tondo e come tutti gli anniversari tondi ci spinge a valorizzare le cose straordinarie che sono state fatte». È quanto detto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la sua visita agi padiglioni di Verona Fiere, ente che organizza la maggiore rassegna europea dedicata al vino.
Che però si ètrovato anche a dover fronteggiare una contestazione e le osservazioni puntuali di una lavoratrice saltuaria che contestava l'attuale logica di distribuzione del bonus di 80 euro.

 


Su questo aspetto si è anzi aperta una sorta di confronto fra il premier e la giovane che faceva presente aspetti di iniquità per questo bonus.

AGROALIMENTARE - 
«Diciamola tutta - ha proseguito Renzi - la pagina più bella del Vinitaly va ancora scritta come sanno gli imprenditori e le imprenditrici del vino, il momento del ricordo è molto suggestivo, ci sono un sacco di bei momenti da celebrare ma poi bisogna guardare avanti».
Renzi ha ricordato quindi che
«lo Stato ci crede, il ministro Martina è in prima fila in questa direzione. Credo che le prossime sfide che abbiamo di fronte - ha aggiunto il premier - vedranno questo paese tornare a fare squadra anche sulle questioni dell'agroalimentare. Il nostro obiettivo per il 2020 è raggiungere i 50 miliardi di export nell'agroalimentare. Eravamo a circa 30 mld di export di prodotti agroalimentari ora siamo a 36,9 miliardi».

MADE IN ITALY - Nella lotta alle contraffazioni alimentari, ha detto Renzi, «dobbiamo convincere l'Europa. Non capisco perché l'Europa lotta contro il “Made in”... Perché se si afferma un certo principio di “Made in”, nessuno è forte come l'Italia». E sull'argomento non è mancata una stoccata ai «cugini francesi».

CINA - Il previsto e atteso vertice tra il capo del governo e Jack Ma, fondatore del colosso cinese dell'e-commerce Alibaba, ha già dato i primi frutti con l'annuncio del magnate cinese che «Alibaba vuole essere la porta dei prodotti italiani in Cina». E a novembre, ha detto Renzi, missione italiana in Cina «molto seria e molto corposa, una missione ufficiale come Paese aperta a tutte le realtà dell'agroalimentare».


RIFORME - Ma prima di approdare al Vinitaly, Renzi aveva visitato due realtà industriali venete. Calzedonia e Aia. L'italia ce la farà a ripartire ma bisogna «smettere di lamentarsi» ha detto il capo del governo intervenendo nello stabilimento Aia. Il premier ha ricordato le riforme fatte, ma ha sottolineato che nemmeno quelle da sole bastano: «L'Italia deve tornare a credere nel futuro». «Rimandare le riforme? La gente ci chiede di andare avanti e noi dovremmo bloccarle ancora?» è stata la replica di Renzi a chi chiede se non ritenga opportuno rinviare le riforme viste le attuali polemiche.


MATTARELLA E SALVINI - Renzi ha voluto stigmatizzare anche i giudizi di Matteo Salvini sul Capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Non si può sempre prendere l'occasione per lagnarsi. C'è una piccola Italia che urla e contesta sempre. E una grande Italia che vuole che il Paese torni a essere grande e si rimetta in moto. Chi vuole urlare urli, noi siamo dalla parte di chi lavora e ha rispetto delle istituzioni» bollando poi come
«meschina» la polemica del leader della Lega.


BANCHE - Renzi ha pure risposto sulla questione banche e sul piano del governo sui crediti deteriorati, affermando che «Per le banche potrebbe essere la settimana buona».

CONTESTAZIONI Alcune bordate di fischi e alcune grida «Verdini Verdini» hanno accompagnato il presidente del Consiglio in alcuni passaggi di Vinitaly. Si è trattato di una contestazione organizzata da alcune decine di giovani visitatori che non ha coinvolto gli operatori di settore e gli espositori.

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