«Ubriacate e violentate a casa di un amico»: la ricostruzione delle 19enni venete in Puglia. Niente droga dello stupro nel loro sangue

Sabato 10 Luglio 2021 di Katia Perrone
«Ubriacate e violentate in vacanza in Puglia»
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VERONA - Cosa sia accaduto realmente l'altra notte in un paesino dell'hinterland gallipolino a due turiste 19enni saranno le indagini dei carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia della cittadina jonica a chiarirlo, intervenuti insieme al sanitari del 118 dopo una richiesta di soccorso nel b&b dove soggiornano.
Soccorse in stato di semi-incoscienza, le due giovani donne originarie della provincia di Verona, hanno raccontato ai sanitari, così come ai militari dell'Arma, di essere state avvicinate nel centro storico di Gallipoli da due ragazzi che le hanno invitate a bere un cocktail in un locale del lungomare. E approfittando del fatto che fossero in forte stato di ebbrezza alcolica e in evidente alterazione psicofisica, le avrebbero poi, con la scusa di offrire loro un passaggio, portate in un'abitazione di un comune vicino per molestarle e forzarle a consumare rapporti sessuali non consenzienti.


AIUTO
Ancora in stato confusionale le due ragazze avrebbero poi chiesto aiuto.

Immediata la chiamata al 118 anche di alcune persone che erano presenti al rientro delle due 19enni nel b&b, dove sono state soccorse e poi trasportate presso l'ospedale Sacro Cuore di Gesù per essere sottoposte ai controlli medici. Ed anche per verificare che il racconto verosimile di uno stupro subìto trovasse riscontro in segni fisici o lesioni, e ai test tossicologici e alcolemici. Il primo test si è reso necessario soprattutto per chiarire se le due ragazze avessero subito il presunto stupro dopo aver ingerito quella che viene comunemente chiamata droga dello stupro: una sostanza liquida, insapore e incolore che viene aggiunta nei drink, che può stimolare il desiderio sessuale ma che ha degli effetti collaterali come convulsioni, vertigini e soprattutto perdita di conoscenza. Invece il test tossicologico, così come anche la prima visita medica, hanno dato esito negativo. Nel sangue delle due giovani donne non c'è alcuna traccia di droghe. Positivo invece il risultato del test alcolemico. Ora su quanto accaduto l'altra sera saranno le indagini avviate dai carabinieri della Compagnia gallipolina al comando del capitano Beatrice Casamassa. Il lavoro dei militari procede a tamburo battente per ricostruire quanto è accaduto alle due turiste nelle ore trascorse giovedì sera, quando hanno incontrato due ragazzi. Quello che è accaduto assume i contorni di un giallo. Lo stato di incoscienza delle ragazze, i loro ricordi, il racconto di alcuni testimoni, sia quelli che le hanno viste in compagnia dei due giovani che le hanno avvicinate, sia quelli che le hanno viste allontanarsi in auto e poi rientrare. I carabinieri dovranno incrociare i dettagli che emergeranno da tutti i racconti e provare a trovare riscontri con le immagini di eventuali telecamere presenti sul lungomare gallipolino, nel locale dove sono state e davanti ai locali o abitazioni vicine per individuare i responsabili del presunto abuso subito dalle due venete arrivate qualche giorno fa nel Salento per una breve vacanza.


DIVERTIMENTO
La cittadina di Gallipoli, oltre ad essere nota come regina del divertimento, negli ultimi anni ha un altro triste primato balzando spesso alle cronache per altri episodi simili che hanno visto vittime di abusi sessuali sia turiste ma anche ragazze locali. E i responsabili, sempre giovani ragazzi del posto, o turisti residenti al nord in vacanza in Salento alla ricerca di quel genere di divertimento che spesso supera il limite del lecito, oltrepassa quello della trasgressione fino a sfociare nella violenza.

Ultimo aggiornamento: 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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