I "maranza" fra controlli e beffa: nessun incidente. Stazione e lungolago blindati, a centinaia preferiscono Viareggio. Tutto ok a Jesolo

Sabato 3 Giugno 2023 di Angela Pederiva
I "maranza" fra controlli e beffa: nessun incidente. Stazione e lungolago blindati, a centinaia preferiscono Viareggio. Tutto ok a Jesolo

Forse è stato il maxi-piano di sicurezza attuato dalle istituzioni, forse è stato il piano B anti-controlli annunciato dai ragazzini. O forse chissà, è stata solo una grande beffa social, una specie di "Amici miei" al tempo di TikTok.

Fatto sta che ieri a Peschiera del Garda non c'è stata la paventata invasione dei "maranza": solo qualche attimo di tensione sul lungolago, in occasione dell'incontro nel pomeriggio fra gli adolescenti e gli ultrà, ma complessivamente la giornata è filata via liscia.


SOSPIRO DI SOLLIEVO
Meglio così, con il sospiro di sollievo del sindaco Orietta Gaiulli, che insieme al collega Giovanni Dal Cero di Castelnuovo del Garda aveva emanato le ordinanze anti-alcol e anti-musica, ma soprattutto aveva chiesto alle forze dell'ordine di scongiurare che si ripetessero le molestie e i danneggiamenti del 2 giugno 2022. Come in effetti è stato: a Castelnuovo è stata proprio la cerimonia per la festa della Repubblica a prendersi pacificamente la scena del lido Campanello, dove un anno fa erano avvenuti i disordini; a Peschiera, in una stazione ferroviaria blindata da polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani, sono arrivate poche centinaia di giovani.


Il dispositivo predisposto dal prefetto Donato Giovanni Cafagna e coordinato dal questore Roberto Massucci ha compreso il monitoraggio della località turistica, ma pure dell'asse ferroviario Milano-Brescia-Verona e della direttrice dal Trentino. «Già nelle stazioni di partenza ci sono dei presìdi delle forze di polizia spiegava in mattinata il prefetto Cafagna e poi sul terreno, a Peschiera e in tutto il basso Garda, ci sono circa 200 uomini pronti a disciplinare questo flusso. Ho lanciato un appello ai ragazzi, che vogliono evitare di essere coinvolti in illegalità, di non partecipare a questo evento: spero che sia raccolto».


SCHIAFFO E FILMATI
Pare proprio di sì. Non si sono infatti registrati incidenti: al massimo qualche insulto, e secondo qualcuno uno schiaffo, fra alcuni ragazzini e una cinquantina di ultrà. Però nel complesso la situazione non è degenerata, come invece temevano gli esercenti pubblici, al punto da ingaggiare la vigilanza privata per proteggere i loro locali. Sui social sono stati postati diversi video con cui gli stessi adolescenti, pur arrivati sul lungolago, hanno documentato la massiccia presenza di divise per ironizzare: «Siete sicuri che volete ancora andare a Peschiera?».


Non è mancato qualche filmato provocatorio, come quello che mostrava un vagone del treno affollato, taggando il ministro Matteo Salvini: «Peschiera come Casablanca. Arriviamo digos e polizia. Veronesi ora vedrete cosa faremo». Nulla, come niente di illecito hanno fatto i ragazzi su cui campeggiava lo slogan «Viareggio come Peschiera», ripresi appunto a centinaia nella stazione versiliana. È possibile che l'annunciato piano alternativo sia stato attuato in Toscana? Non ci sono conferme: oltretutto le forze dell'ordine hanno precisato di non avere riscontri rispetto all'ipotesi che potesse trattarsi addirittura delle stesse bande che lo scorso anno si erano rese protagoniste dei fatti sul lago, dato che al mare non è accaduto alcunché di particolare.


NUOVA SFIDA
Nemmeno a Jesolo, peraltro, dov'è comunque scattato un dispositivo di prevenzione nel timore che la località balneare venisse scelta come opzione alternativa a Peschiera. Agenti della polizia di Stato e della municipale hanno presidiato la stazione delle corriere per intercettare l'arrivo di eventuali baby-gang, che però non si sono viste, al termine di una giornata caratterizzata da 150.000 presenze turistiche legate al ponte del 2 giugno. A sera semmai è apparso un altro video su TikTok, risuonato come la nuova sfida: «Visto che Peschiera è fallito, tutti il 2 luglio a Desenzano». Che sia da credergli?

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