Poliziotti arrestati a Verona. Nei video le violenze in questura, coinvolta anche una agente

Venerdì 9 Giugno 2023
Poliziotti arrestati a Verona. Nei video le violenze in questura, coinvolta anche una agente

VERONA - Ora non ci sono solo le parole, riportate dal gip Livia Magri nell'ordinanza di 167 pagine che ha disposto gli arresti domiciliari per i cinque poliziotti di Verona, accusati di almeno 7 episodi di violenze e torture tra le mura della Questura.

I fotogrammi delle torture a Verona

A raccontare l'orrore sono anche le immagini di quanto avvenuto nell'acquario, la stanza con la finestra in plexiglass in cui venivano condotte le persone fermate. I fotogrammi delle registrazioni video, acquisite dalla Squadra mobile per documentare gli abusi commessi dai colleghi delle Volanti, sono stati depositati ieri dai pm Carlo Boranga e Chiara Bisso.

In uno, in particolare, si vedono l'agente napoletano Alessandro Migliore e l'assistente capo veronese Loris Colpini mentre maltrattano il romeno Nicolae Daju. Il pugno alzato, il segno di tagliargli la gola, l'ordine di urinare nella stanza, fino a farlo finire a terra rotolando nella sua pipì.


Gli interrrogatori


L'attesa è per mercoledì prossimo, data in cui sono fissati gli interrogatori di garanzia, anche nei confronti del bellunese Roberto Da Rold, del milanese Filippi Failla Rifici e del catanese Federico Tommaselli. «Adesso aspettiamo che li sentano», dice uno degli avvocati. Intanto affiora dalle maglie del riserbo giudiziario un'altra indagine per tortura, aperta nel febbraio del 2022 a carico di un assistente capo e di un agente scelto dello stesso reparto, attualmente sospesi. In quel caso tre nordafricani vennero picchiati dopo essere stati portati negli uffici investigativi durante i controlli per strada. Furono denunciati a piede libero per resistenza. Due delle tre vittime a loro volta denunciarono ai Carabinieri le presunte lesioni e le torture subite. Ma ci sono anche ulteriori posizioni da approfondire. È il caso di una agente donna, che la sera del 9 novembre scorso era in servizio con uno degli arrestati. Insieme portarono in Questura un africano per l'identificazione. Chiuso nell'acquario, l'uomo diede in escandescenze e si denudò rivolgendo frasi offensive ai poliziotti. Venne percosso e gli fu spruzzato in faccia dello spray urticante. Nelle immagini videoregistrate lo si vede chiedere alla poliziotta di andare in bagno e lei che gli risponde «di urinare verso l'alto così che l'urina possa finirgli in testa». La donna lo avrebbe anche minacciato con lo spray. Più tardi lei stessa dirà in una intercettazione di averglielo spruzzato in faccia.

Ultimo aggiornamento: 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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