Peschiera blindata per il raduno abusivo. La chiamata degli ultrà dell'Hellas contro le baby gang straniere: «Difendiamo casa nostra»

Venerdì 2 giugno una valanga di ragazzi potrebbe riversarsi sulla località del Garda, esattamente come era successo l'anno scorso

Giovedì 1 Giugno 2023
Raduno abusivo, Peschiera blindata contro le baby gang

PESCHIERA (VERONA) - Sarà una Festa della Repubblica blindata a Peschiera del Garda, dove domani si teme una replica degli incidenti e dei danneggiamenti avvenuti il 2 giugno dello scorso anno, quando alcune centinaia di giovani - soprattutto di origini nordafricane - si riversarono sulle spiagge tra Peschiera e Castelnuovo del Garda, devastando e provocando incidenti.

La chiamata per il raduno 2023

Dopo gli appelli ad una nuova «adunata» che già da un paio di settimane sui social, in particolare su TikTok, il prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna, già nei giorni scorsi ha predisposto un piano al termine del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico.

Successivamente si è tenuto un vertice allargato con altre cinque Prefetture e le Questure di Lombardia ed Emilia-Romagna nel corso del quale sono state messe a punto le strategie operative per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione del ponte del 2 giugno. Oltre all'identificazione dei gruppi di giovani, sono state predisposte tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza dei convogli, sia richiedendo alle aziende del trasporto ferroviario di garantire un adeguato e funzionante sistema di videosorveglianza in stazione e a bordo dei treni, sia imponendo a tutti i viaggiatori il regolare pagamento del biglietto.

La stazione di Peschiera del Garda sarà blindata da un imponente schieramento di forze dell'ordine

Queste saranno pronte ad intervenire anche in caso di eventuali tafferugli sulle spiagge, dove già nei giorni scorsi sono state segnalate presenze di giovanile, senza peraltro che siano emerse criticità. Le attività di prevenzione hanno portato anche alla segnalazione alla Digos di Verona di cinque giovani intenzionati a partecipare con modalità violente al raduno. Gli agenti hanno proceduto anche a perquisizioni con l'ausilio delle Digos di Milano, Vicenza e Rovigo, che hanno dato esito negativo. 

Tifosi Hellas pronti ad andare a Peschiera

C'è un nuovo fronte che si apre online nell'annunciato "raduno dei maranza", ovvero baby gang che dovrebbe svolgersi il 2 giugno. Dalla lettura dei messaggi che si susseguono in rete emerge oggi l'ipotesi di un possibile piano alternativo di controllo del territorio da parte del mondo calcistico degli ultrà, legato non solo alla tifoseria dell'Hellas Verona.

400-500 italiani, quelli giusti. Difendiamo casa nostra

Si legge in un post apparso in queste ore, seguito da oltre 50 commenti espliciti. «Presente», «femo la sagra delle pappine», «dai che ci divertiamo» viene detto in altri messaggi, sottolineando che il raduno dovrebbe vedere protagonisti giovani figli di immigrati nordafricani. Nonostante le misure di sicurezza annunciate dalle Prefetture, resta alta la preoccupazione per quello che potrà accadere a Peschiera o in qualche comune gardesano limitrofo.

Polfer in allerta e web sotto controllo

È alta l'attenzione della Polizia su Peschiera del Garda con la Polfer già in allerta e il monitoraggio serrato di tutte le piattaforme social proprio a fronte del proliferare di gruppi e video sui social sul raduno non autorizzato che parrebbe potersi svolgere il prossimo 2 giugno a Peschiera del Garda. A scopo preventivo, sono state attivate tutte le fonti di settore per reperire informazioni più circostanziate possibili sull'evento. Lunedì scorso sono stati riservatamente segnalati alla Digos di Verona cinque giovani intenzionati a partecipare con modalità violente al raduno e ieri mattina sono state eseguite perquisizioni a carico dei cinque con l'ausilio delle Digos di Milano, Vicenza e Rovigo. Perquisizioni che hanno dato esito negativo. In particolare l'attenzione era ricaduta su due giovani italiani e tre di nazionalità straniera tra i sedici e i 26 anni, due dei quali residenti nel capoluogo scaligero. Tre di questi già noti alle forze di Polizia perché responsabili di vari reati e gravitanti all'interno delle bande giovanili. Per quanto riguarda i due giovani veronesi, la questura di Verona, tramite la Divisione Anticrimine, ha poi provveduto a convocare i genitori.

Già la scorsa settimana, inoltre, si è svolto un tavolo tecnico convocato dal questore per mettere a sistema le informazioni acquisite dalla digos e dalle altre forze polizia e pianificare la strategia da adottare. Tra queste l'intensificazione dei servizi della Polfer, in particolare quelli di pre-identificazione. Alla riunione ha partecipato anche Trenord che ha assicurato un sistema di videosorveglianza sia sui treni che nelle stazioni. Il compartimento Polfer, seguendo lo slogan "no ticket, no party", garantirà la messa in sicurezza dei convogli, compreso il regolare pagamento del biglietto, e attiverà per la parte di competenza tutte le aziende del trasporto ferroviario che operano nella stazione di Peschiera e nelle stazioni limitrofe da cui partono treni diretti nella cittadina sul lago di Garda, come Milano, Verona, Brescia e Rovigo. Sinergia di flusso informativo e a livello operativo, quindi, tra tutte le stazioni coinvolte. Le misure sono tutte già in vigore dallo scorso weekend, quando in stazione a Peschiera sono stati identificati 70 giovani, ma saranno rafforzate il 2. Anche se sui social alcuni giovani annunciano già un piano B per eludere i controlli.

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Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 15:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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