Peschiera del Garda, maxi rissa tra giovani in pieno giorno: paura e feriti. E sei ragazze di 16-17 anni molestate sul treno da 100 nordafricani

Alcuni ragazzi rimasti feriti, si parla di un accoltellato: appuntamento via social

Sabato 4 Giugno 2022
Peschiera del Garda, maxi rissa tra giovani in pieno giorno: paura e feriti, poliziotti in tenuta antisommossa
24

Peschiera del Garda, risse e atti di vandalismo. L’enorme rissa avvenuta il  2 giugno in pieno giorno, sulla riva del Basso Lago di Garda, sta facendo il giro del web: sarebbe stata provocata da ragazzi che si erano dati appuntamento sui social.

Nella rissa, secondo quanto si apprende dalle parole della sindaca, ci sarebbe stato anche qualche accoltellamento e diversi atti vandalici «Il primo anno erano 200, quello dopo 500 e ieri duemila», spiega la sindaca Orietta Gaiulli, la quale riferisce anche che si sapeva in anticipo del ritrovo. In realtà i ragazzi sarebbero stati 2.000 circa. Nella zona sarebbe stata organizzata una festa con musica trap. Un appuntamento che però è sfociato in una maxi rissa che, stando ad altre informazioni, sarebbe stata scatenata dal furto di un portafoglio. Un momento dei disordini è stato ripreso da un video condiviso su TikTok. Tale la confusione sul lungolago, che la polizia è dovuta intervenire in tenuta antisommossa, con caschi e scudi, per riportare l’ordine.

 

Ragazzi identificati

Sono decine i ragazzi identificati nelle ultime ore. Lo confermano fonti delle forze dell'ordine. Si tratta di giovanissimi, molti minorenni, arrivati non solo dal veronese, ma anche da altre province del Veneto, ma soprattutto dalla Lombardia, fino a Milano. Oltre a rissa aggravata, una delle accuse ipotizzate, cui si potrà dar seguito solo in seguito alla denuncia delle parti offese, è di danneggiamenti. I più scalmanati infatti sono saliti sulle auto in sosta, altri hanno travolto i plateatici. Durante l'assalto molti locali sono rimasti chiusi. «Siamo molto preoccupati - ha detto il sindaco di Castelnuovo del Garda, Domenico Dal Cero - perché episodi come questo sono già successi in passato, ma soprattutto lo siamo per il numero di giovani coinvolti ed in particolare perché il tam tam sui social ha annunciato un nuovo assalto per oggi.». Il primo cittadino gardesano ha poi spiegato che molti dei ragazzi coinvolti erano privi di documenti. In vista di un possibile nuovo «raduno», il prefetto di Verona, Donato Cafagna, al termine del Comitato provinciale straordinario per l'ordine e le sicurezza pubblica ha annunciato un rafforzamento dei presidi di sicurezza, a cominciare dalla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, dove si concentra il maggiore arrivo di componenti di queste baby gang. Per tutto il fine settimana è entrata in vigore l'ordinanza sindacale che vieta di portare in spiaggia alcolici, bottiglie di vetro e anche casse per ascoltare la musica.

Ragazzine molestate sul treno

Sono stati momenti di terrore per sei amiche di 16 e 17 anni, quattro di Milano e due a Pavia che il 2 giugno erano a bordo del treno regionale 2640 che proprio da Peschiera (Verona) doveva portarle a Milano dopo aver trascorso una giornata a Gardaland. Come racconta Il Giorno, le ragazze sono state molestate sessualmente e per lunghi minuti in modo pesante da un gruppo di giovani: «Eravamo circondate. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni» è avvenuta l'aggressione sessuale. «Ridevano. Ci dicevano le donne bianche qui non salgono», hanno raccontato al quotidiano. Giovedì, poco prima delle 18, la banchina e i binari della stazione di Peschiera, ricordano, sono stati invasi «da oltre un centinaio di ragazzi e anche qualche ragazza, la maggior parte nordafricani, della nostra età o poco più grandi. Urlavano e correvano. Hanno anche sputato sui finestrini di un treno arrivato prima del nostro». Secondo il giornale, con tutta probabilità, quei giovani erano parte della folla che durante la giornata era stata sulla spiaggia di Peschiera, forse attirata da un video su TikTok che pubblicizzava una sorta di raduno per il 2 giugno. Durante l'evento si era scatenata una maxi rissa, forse originata dal furto di un portafoglio, che ha reso necessario l'intervento della polizia in tenuta antisommossa. Parte dei giovani è probabilmente andata in stazione e salita a bordo del treno diretto a Milano, che era «stracolmo», Le vittime, mentre subivano violenza, non hanno chiamato le forze dell'ordine per paura di essere picchiate ma hanno contattato i genitori. «Abbiamo chiamato noi il 112 ma nessuno è intervenuto» dicono mamme e papà. Le giovani sono state aiutate da un ragazzo che le ha fatte scendere alla fermata successiva, a Desenzano. Ieri tutte hanno presentato denuncia alla Polfer della stazione Centrale di Milano.

Stazione presidiata

Un nutrito contingente delle forze dell'ordine sta presidiando in queste ore, su ordine del prefetto di Verona, la stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, dove è annunciato il ritorno, grazie al tam tam sui social, dei giovani che il 2 giugno hanno dato vita ad una maxi rissa tra Peschiera e Castelnuovo del Garda. Sino ad ora pochissimi i ragazzi scesi dai convogli in arrivo, controllati a vista dalla Polizia per scongiurare nuovi atti di violenza.

Zaia sui fatti di Peschiera: «Tolleranza zero»

«Continuiamo la nostra battaglia quotidiana per una libertà non solo individuale, ma sociale. Pensare che delle ragazze vengano importunate, molestate o che siano oggetto di aggressione nei nostri territori non esiste. Il mio appello è che ci sia tolleranza zero e che le forze dell’ordine ci mettano il massimo impegno per trovare i responsabili». Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta la notizia. «Noi veneti siamo abituati a un rapporto sociale basato sul rispetto delle persone e delle regole. Non deve passare l’idea – ha concluso il governatore del Veneto - che fatti come questi possano diventare ordinari o addirittura, peggio ancora, che ci si possa assuefare. Non ci siamo mai neanche adeguati al fatto di mettere gli allarmi in casa e di pensare di chiuderci dentro. Ripeto, tolleranza zero».

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 21:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci