VERONA - Il consiglio comunale di Verona ha approvato stasera una mozione che abroga due documenti approvati nel 1995 e considerati omofobi, perché sancivano che l'amministrazione comunale scaligera respingeva le risoluzioni europee sulla pari dignità delle persone con diverso orientamento sessuale e di genere, ed evidenziava che l'unica famiglia possibile era quella tradizionale.
Mozioni risalenti alla prima amministrazione della sindaca forzista Michela Sironi, considerate discriminatorie perché di fatto rigettavano i diritti civili di persone omosessuali, sebbene successivamente il sindaco Flavio Tosi avesse istituto nel 2015 il registro delle coppie di fatto. Dopo 27 anni e ripetuti tentativi respinti in passato di cancellare le mozioni omofobe, il consiglio comunale ha approvato con 21 voti la mozione presentata da Jessica Cugini, consigliera di «In Comune per Verona-Sinistra Civica Ecologista», con la sola astensione di Paolo Rossi (Verona Domani-Coraggio Italia), mentre gli altri consiglieri del centrodestra sono usciti dall'aula rinunciando a votare.