Donna fatta a pezzi, il convivente confessa: «Ho fatto tutto da solo»

Martedì 9 Gennaio 2018
Donna fatta a pezzi, il convivente confessa: «Ho fatto tutto da solo»

VERONA - Ha confessato di avere ucciso e fatto a pezzi la sua convivente e ha scagionato il nipote, ma si cercano conferme sul complice che avrebbe aiutato Agim Ajdinaj, l'albanese di 51 anni che in carcere ha ammesso di avere ammazzato la compagna Khadija Bencheickh, 46 anni. Il corpo della donna, smembrato in 10 pezzi pare con un grosso coltello, era stato ritrovato in un campo la sera del 30 dicembre a Valeggio sul Mincio ( Verona). Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso l'uomo, in compagnia di una seconda persona, uscire più volte dalla casa di Verona in cui viveva con la donna, trasportando sacchi e una borsa sportiva identici a quelli ritrovati dove è stato abbandonato il cadavere.

Ingegnere petrolifero in pensione, in Italia da 18 anni, malato da circa un anno di Parkinson, secondo i Carabinieri Agim Ajdinaj si è comportato da «attore consumato» quando gli è stata comunicata la morte della convivente. «Una sceneggiata» l'ha definita il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Ettore Bramato, che ha spiegato come i primi sospetti derivassero dal fatto che l'uomo e il nipote non si fossero allarmati e non avessero cercato Khadija, che non ha dato più notizie di sé dal 29 dicembre.

Il tardo pomeriggio di quel giorno la donna è stata ripresa dalla videosorveglianza mentre rincasava, ma non è più stata vista uscire. Il Gip Paola Vacca, nell'interrogatorio in carcere, ha convalidato entrambi gli arresti, disponendo le remissione in libertà del nipote, scagionato dallo zio. Ma qualcuno, come mostrano le immagini della videocamera del palazzo dove la coppia abitava, ha sicuramente aiutato Agim Ajdinaj a portare all'esterno il cadavere.

Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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