VERONA - Con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto calendario vitivinicolo, nei vigneti Masi ha avuto inizio la vendemmia 2021, con la prospettiva di un'ottima annata.
La gelata tardiva che ha interessato i vigneti della Toscana, presso i Poderi Bell'Ovile di Serego Alighieri, ha comportato una forte riduzione delle rese, in alcuni lotti fino a raggiungere il -50% rispetto al potenziale produttivo totale. Anche nelle vigne di Canevel a Valdobbiadene ( Treviso) le produzioni si attestano sotto la media per la grandine che ha colpito la zona a fine luglio. Nei vigneti di Castion di Strada ( Udine), infine, la gelata primaverile ha causato una riduzione di resa del 15% rispetto alla resa potenziale sulle varietà bianche, in particolar modo nei lotti di pinot grigio. Per Raffaele Boscaini, direttore marketing e coordinatore del Gruppo Tecnico Masi «grazie al progetto uve di qualità ci accingiamo a vendemmiare uve che rispondono alle caratteristiche cercate, in termini di qualità e sanità. Sono uve coltivate e curate con la massima attenzione a un equilibrio nello sfruttamento delle risorse, affinché annate come questa si possano ripetere negli anni e nelle generazioni future. Questo approccio responsabile è condiviso e portato avanti dai viticoltori conferenti coinvolti, che possono sentirsi pienamente appagati nell'essere parte determinante di una filiera affascinante come quella del vino».