Masi, la vendemmia inizia in ritardo: «Ma si preannuncia un'ottima annata»

Mercoledì 8 Settembre 2021 di Redazione Web
Masi, la vendemmia inizia in ritardo: «Ma si preannuncia un'ottima annata»

VERONA - Con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto calendario vitivinicolo, nei vigneti Masi ha avuto inizio la vendemmia 2021, con la prospettiva di un'ottima annata.

Nonostante le produzioni di alcune tenute si attestino leggermente sotto la media, a causa degli intensi fenomeni metereologici dell'anno, le premesse sono quelle di una vendemmia all'insegna della qualità: le uve si presentano infatti perfettamente sane e in stato ottimale per la raccolta, secondo l'analisi del Gruppo Tecnico Masi. Presso la sede in Valpolicella Classica, la resa in uva rientra nella media degli ultimi 10 anni e i grappoli dei vigneti presentano ottime caratteristiche per la messa a riposo: sani, lunghi e abbastanza spargoli. In Trentino, nelle tenute Conti Bossi Fedrigotti, le produzioni si attestano leggermente sotto la media, soprattutto per il Marzemino con una riduzione del 10% rispetto alle rese standard.

La gelata tardiva che ha interessato i vigneti della Toscana, presso i Poderi Bell'Ovile di Serego Alighieri, ha comportato una forte riduzione delle rese, in alcuni lotti fino a raggiungere il -50% rispetto al potenziale produttivo totale. Anche nelle vigne di Canevel a Valdobbiadene ( Treviso) le produzioni si attestano sotto la media per la grandine che ha colpito la zona a fine luglio. Nei vigneti di Castion di Strada ( Udine), infine, la gelata primaverile ha causato una riduzione di resa del 15% rispetto alla resa potenziale sulle varietà bianche, in particolar modo nei lotti di pinot grigio. Per Raffaele Boscaini, direttore marketing e coordinatore del Gruppo Tecnico Masi «grazie al progetto uve di qualità ci accingiamo a vendemmiare uve che rispondono alle caratteristiche cercate, in termini di qualità e sanità. Sono uve coltivate e curate con la massima attenzione a un equilibrio nello sfruttamento delle risorse, affinché annate come questa si possano ripetere negli anni e nelle generazioni future. Questo approccio responsabile è condiviso e portato avanti dai viticoltori conferenti coinvolti, che possono sentirsi pienamente appagati nell'essere parte determinante di una filiera affascinante come quella del vino». 

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