Scontri di gruppi di destra: perquisizioni della Digos nelle abitazioni, 15 nei guai, ci sono anche minorenni

Martedì 22 Dicembre 2020
Polizia

VERONA - Sono 15 le persone denunciate dalla Digos della Questura di Verona che alle prime ore dell'alba ha perquisito le abitazioni di alcuni individui ritenuti responsabili dei gravi disordini verificatisi lo scorso 28 ottobre in piazza Erbe.

L'operazione della Polizia fa seguito al fermo, compiuto quella stessa sera, di 12 giovani, due dei quali denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, in seguito ai tafferugli e agli scontri avvenuti durante un corteo contro le restrizioni adottate dal governo per il contenimento della pandemia, organizzato senza alcun preavviso all'Autorità di Pubblica Sicurezza.

Nel corso dell'iniziativa erano stati intonati slogan contro l'attuale Governo, accesi fumogeni e fatti esplodere diversi petardi e bombe carta. Arrivati in Piazza Erbe, i manifestanti avevano tentato di raggiungere Piazza dei Signori, spintonando insistentemente il cordone di Polizia, con il manifesto obiettivo di arrivare sotto la Prefettura; da quel momento la manifestazione, se pur non autorizzata ma svoltasi senza particolari criticità, è divenuta pretesto per una guerriglia urbana che ha lasciato dietro di sé feriti tra le forze dell'ordine e ingenti danni ad alcuni esercizi pubblici presenti in quella piazza. Chi era attestato nelle prime file aveva tentato con violenza di sfondare lo sbarramento, mentre dalle retrovie venivano lanciate sedie, tavoli, bottiglie di vetro, fumogeni, petardi, sassi e bombe carta.

Per fronteggiare questa violenza, protrattasi per quasi tre ore ininterrotte, i reparti inquadrati lanciavano diversi lacrimogeni per disperdere gli aggressori e ripristinare l'ordine pubblico. Nel corso dei ripetuti atti di scontro e di devastazione, oltre a rimanere feriti sei agenti - due dei quali con prognosi superiori ai 30 giorni - venivano danneggiati gli arredi dei plateatici di due esercizi pubblici presenti in piazza Erbe, oltre alla vetrata di una farmacia. La successiva attività di indagine, coordinata dal sostituto procuratore Marco Zenatelli, della Procura di Verona, e dal magistrato Giulia Dal Pos della Procura per i Minorenni di Venezia, ha portato, per il momento, all'individuazione di quindici persone, tutte responsabili - a vario titolo - di devastazione e saccheggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale aggravate, lesioni personali aggravate, lancio e utilizzo nel corso di manifestazioni pubbliche di artifizi pirotecnici o altri oggetti atti ad offendere e manifestazione non preavvisata. Nella mattinata odierna, per acquisire ulteriori elementi utili per il proseguo delle indagini, sono eseguite una serie di perquisizioni domiciliari sia in città che in provincia, che hanno portato al sequestro di diversi capi di abbigliamento indossati nel corso della manifestazione.

Tra i denunciati - tutti residenti nel veronese e con età tra i 15 ed i 43 anni - oltre a sei minorenni (due dei quali attualmente divenuti maggiorenni), ci sono anche 4 noti militanti nelle compagini dell'estrema destra scaligera, alcuni dei quali con precedenti penali per reati contro la persona e per reati «da stadio». A tutti gli indagati sono state inoltre comminate sanzioni amministrative previste dalla normativa anti-Covid per un ammontare di circa 6000 euro.

Ultimo aggiornamento: 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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