Petardi contro la polizia, lacrimogeni e violenza al corteo contro le misure anti-Covid: cinque agenti feriti

Giovedì 29 Ottobre 2020
Tensione a Verona per alcuni manifestanti di estrema destra
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VERONA - Scontri nella serata di ieri nel centro di Verona tra le forze dell'ordine e dimostranti di estrema destra, con lanci di petardi verso gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni, durante un corteo di protesta contro il Governo e le misure anti-Covid.

I dimostranti, dopo un corteo nei pressi dell'Arena, si sono diretti in Piazza delle Erbe, dove sono iniziati i momenti di tensione e il lancio di oggetti e petardi contro gli agenti, in assetto anti-sommossa.

 

L'iniziativa era stata convocata con un tam-tam attraverso diversi account di militanti della destra estrema, solo con il titolo «Insieme per il lavoro». Circa 500 persone si sono concentrate verso le ore 21.00 all'ingresso di piazza Bra, per poi muoversi in corteo verso la vicina Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori. Qui sono iniziati i momenti di tensione, con cori contro il Governo Conte e le forze dell'ordine. I manifestanti hanno iniziato a lanciare tavoli e sedie dei bar della piazza, assieme a petardi e bombe carta, cui la polizia ha risposto con lacrimogeni e cariche.

Sono 5 i poliziotti rimasti feriti ieri sera a Verona nei disordini scoppiati nel corso della manifestazione organizzata da gruppi dell'estrema destra contro le misure del nuovo Dpcm. Lo rende noto il sindacato di polizia Fsp. Il più grave tra gli agenti - raggiunti dai lanci di bottiglie e sedie da parte dei manifestanti - ha riportato il distacco del tendine di un bicipite ed ha avuto in ospedale una prognosi di 30 giorni. Nel gruppo di 300 facinorosi, spiega il sindacato di Polizia, erano presenti anche molti minorenni. 

Ultimo aggiornamento: 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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