Mamme unite civilmente, ma per lo Stato i figli non sono fratelli: avviata una causa

Mercoledì 7 Ottobre 2020
Mamme unite civilmente, ma per lo Stato i figli non sono fratelli: avviata una causa
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Due donne unite civilmente hanno avviato una causa presso il Tribunale di Verona perchè venga riconosciuto il legame di fratellanza che unisce i loro bambini.  Ciascuna delle due, riporta il Corriere del Veneto, ha dato alla luce un maschietto con il seme di un donatore anonimo e poi avviato la stepchild adoption.

Attualmente per lo Stato, pur avendo le stesse mamme, i bimbi non sono ritenuti parenti. Le due donne, 34 e 35 anni, si sono unite con rito civile nel febbraio del 2018 ma già nel gennaio del 2017 era nato il primo figlio, adottato legalmente dalla compagna. È stata poi quest'ultima nel 2018 a mettere al mondo il secondo maschietto e stavolta è stata la partner ad avviare la causa di adozione. La sentenza del tribunale dei minori di Venezia è attesa in queste settimane. Oltre al riconoscimento del piccolo, la coppia ha chiesto che venga sancito il «vincolo di fratellanza» tra i due bambini. Si tratta di una delle prime cause di questo tipo in Italia. «Esiste un unico precedente - ricorda Valentina Pizzol, il legale che con il collega Umberto Saracco assiste le due donne - pochi mesi fa il Tribunale di Bologna ha riconosciuto la “fratellanza nell'ambito di una vicenda molto simile».

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Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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