Luca Morisi sotto inchiesta: il guru social della Lega indagato per cessione di droga a tre ragazzi. «Chiedo scusa a Salvini». Matteo: «Conta su di me»

Lunedì 27 Settembre 2021 di Redazione web
Luca Morisi sotto inchiesta per cessione di droga
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VERONA - Il guru dei social, Luca Morisi, è indagato a Verona per cessione e detenzione di stupefacenti. L'inventore della "Bestia" (il motore di ricerca che scova i temi caldi nei social), il braccio destro della comunicazione del leader della Lega Matteo Salvini che aveva annunciato le proprie dimissioni appena qualche giorno fa "per motivi familiari", è al centro di una inchiesta che è stata assegnata al pm Stefano Aresu, dopo che i carabinieri hanno trovato un certo numero di dosi di droga nella casa dove Morisi ha la residenza, una cascina a Belfiore, un comune vicino a Verona. 

Morisi, i ragazzi e la droga

L'inchiesta ha avuto inizio con un controllo dei carabinieri, il giorno di Ferragosto di quest'anno: nell'auto fermata c'erano tre giovani e un flacone di "droga liquida". E' stato Morisi a cedergliela? Il sospetto è che il guru dei social fosse controllato, a metà agosto, già da settimane e che quella perquisizione sui ragazzi non fosse quindi frutto del caso. Fatto sta che i tre avrebbero indicato Morisi come colui che gli avrebbe ceduto la sostanza. Da qui la perquisizione nella cascina, dove poi sono state scoperte altre dosi di droga, compresa una piccola quantità di cocaina, compatibile con l'uso personale.

I carabinieri avrebbero sequestrato nella casa dell'ex guru della Lega anche cellulari e materiale informatico.

L'addio alla Lega

Dopo l’addio di Morisi alla macchina social si erano rincorse alcune voci su un suo possibile coinvolgimento in un’indagine per droga. L’inchiesta a suo carico è stata confermata solamente nella serata di ieri, anche se al momento si hanno poche altre informazioni. La perquisizione è avvenuta più di un mese fa, ma Morisi ha deciso solo in questi giorni di lasciare l’incarico: non è chiaro se avesse avvertito da subito Salvini o solo in un secondo momento. Morisi lavora con Salvini dal 2013 e lo ha seguito al ministero dell’Interno, dove si è occupato della sua comunicazione anche attraverso la "Bestia". Per quanto riguarda l’indagine al momento non ci sono molte altre informazioni, ma Salvini da giorni cerca di evitare il più possibile l’argomento. 

La replica di Morisi

«Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso». Lo scrive in una nota Luca Morisi. «Ho rassegnato il 1° settembre le dimissioni dai miei ruoli all'interno della Lega: è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull'affetto delle persone che mi sono più vicine».

Il commento di Salvini

«Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre». È il messaggio di Matteo Salvini per il suo "guru" della campagna social, Luca Morisi indagato a Verona. Il leader della Lega lo scrive su Facebook postando una foto insieme a Morisi. 

Il procuratore di Verona

 «Si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l'autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l'esito delle analisi». Lo dice il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio. Morisi non è ancora stato sentito dal pm. «Mi risulta - prosegue Barbaglio - che il difensore dell'indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell'indagine - Stefano Aresu ndr. - immagino per parlare degli atti del procedimento». 

L'on. veneziano Alex Bazzaro

Anche il deputato veneziano della Lega, Alex Bazzaro, prende le difese di Morisi con un post su Facebook:

Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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