Da capo ultrà a leader di Forza Nuova: «Osannare Hitler? Goliardia»

Martedì 5 Novembre 2019 di Angela Pederiva
Luca Castellini
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Dice di sé: «La febbre dell'azione mi divora... è forse più facile custodire il vento che me». Dicono di lui: «Le condotte illegali vengono perseguite». Fra l'autocelebrazione via social (solo su Twitter: la sua pagina su Facebook è appena stata rimossa) e la perentorietà delle istituzioni (la Questura di Forlì-Cesena ha daspato l'ex capo-ultrà fino al 2022), ecco Luca Castellini, nato a Verona il 14 giugno 1975, «militante di ForzaNuova da 25 anni, con 2 lavori e 3 figli», ma anche variamente imputato per lesioni, falso, violenza privata, violazione della legge Mancino. Reati di cui evidentemente il 44enne va fiero, a giudicare dal suo ultimo tweet, pubblicato e oscurato nello spazio di mezza giornata: «Balotelli volevi godere del black pass de il ne**o ha sempre ragione, ma tu sei più stupido che ne**o» (asterischi nostri, naturalmente).
 
LE ESTERNAZIONIVolutamente sopra le righe, del resto, sono molte delle sue esternazioni. A cominciare da quelle registrate nel video che in queste ore ha rifatto il giro della Rete, anche se risale alla festa della curva sud dell'Hellas datata 2017. Castellini sul palco urla al microfono: «Chi ha permesso questa serata, chi ha pagato tutto, chi ha fatto da garante ha un nome: Adolf Hitler!». Il pubblico risponde con applauso, bestemmie e coro: «Siamo una squadra fantastica... fatta a forma di svastica... che bello è... allena Rudolf Hess». Intervistato sul tema dall'emittente La7, il coordinatore di Forza Nuova per il Nord Italia non batte ciglio: «Inneggiare a Hitler è goliardia. Le sue atrocità? Molte meno di quelle della democrazia, della chiesa e di Stalin. Sempre sta storia degli ebrei... non ha senso. Hanno subito un genocidio? Eppure comandano il mondo». E così, oltre ad accomunare l'attivista Greta Thunberg all'imprenditore George Soros, il veronese attacca il progetto di legge voluto dalla senatrice a vita Liliana Segre: «Votata la commissione liberticida ad hoc degna delle peggiori purghe rosse che vuol far tacere chi non si accoda al pensiero unico».
I PROCESSINel suo mirino finiscono «sionismo», «ambientalismo», «comunismo». E, ovviamente, i musulmani, come rivendica lo stesso 44enne sul web: «Nel 2003 venni arrestato per aver interrotto i proclami di un sedicente islamico in diretta tv gridando che è da criminali invitare dei criminali. Per 2000 anni come pure oggi l'Islam è un pericoloso veleno per l'Europa». Il riferimento è all'irruzione negli studi di Telenuovo, con pestaggio ai danni di Adel Smith, all'epoca presidente dell'Unione dei musulmani d'Italia: in appello Castellini viene assolto. In primo grado il veronese è invece condannato per l'aggressione al circolo Pink del 2001 e per le firme false di sostegno alla lista delle Regionali 2015, peraltro non ammessa. 
LA POLITICAIl ragioniere (così certifica il diploma) riesce invece a candidarsi come sindaco del capoluogo scaligero nel 2012. Dal suo programma: «Combattere le collusioni tra banche e politica, approvando un regolamento che garantisca che chiunque operi in istituzioni bancarie e in politica, venga escluso da quest'ultima»; «Creazione di nuovi posti di lavoro, per combattere le raccomandazioni»; «Formazione di una valuta locale che affianchi l'euro e che verrà messa a disposizione dei cittadini, i quali potranno effettuare ogni tipo di acquisto nelle strutture convenzionate». Ma rivince l'uscente Flavio Tosi.
LA CENSURAOrgogliosamente più a destra di Lega e Fratelli d'Italia, come tiene a rimarcare, Castellini grida alla censura contro la cancellazione degli account estremisti da parte di Facebook, al punto da annunciare per il prossimo 14 gennaio la prima udienza della causa civile: «Si apre lo storico scontro fra ForzaNuova e Zuckerberg».

Un utente ironizza: «Me lo vedo proprio Zuckerberg che non ci dorme la notte». Ma lui non demorde e, adesso che il suo attacco a Mario Balotelli «non è più disponibile» pure su Twitter, rilancia i suoi proclami su Telegram tramite VKontakte, il social russo grazie al quale è possibile aggirare la policy antirazzista dei colossi statunitensi. «Ci censurate sui social? Ci moltiplicherete nelle strade!», assicura a corredo di una foto che lo ritrae con altri forzanovisti in piazza Bra: quattordici, contati.

Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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