VERONA - A stagione appena iniziata e dopo il lockdown imposto dal Coronavirus, il più grande lago d'Italia è diventato una tomba: tre morti in una settimana nelle acque del Garda.
Tre morti in 7 giorni nel lago: chi erano
Bagno per rinfrescarsi, ma non riemerge più
Ieri sera, giovedì 25 giugno, e' stato ritrovato morto, a soli sei metri di profondità, il 20enne scomparso poche ore prima dopo essere uscito sul lago assieme ad altri quattro amici. Il giovane, originario della Costa D’Avorio, era uscito con un pedalò sulla costa antistante Desenzano e, a circa 100 metri dalla riva, si era gettato in acqua per rinfrescarsi senza più riemergere... (LEGGI TUTTO)Nuotata fatale: morta una donna
Sabato 20 giugno una 47enne residente a Bussolengo è annegata in località Pai, frazione di Torri Del Benaco, sulla sponda veronese del Garda. Sembra che la donna fosse uscita dalla casa di villeggiatura nei pressi del luogo di ritrovamento del cadavere per fare una nuotata da sola... (LEGGI TUTTO)Tuffo dopo la festa: ragazza perde la vita
Tre giorni prima un'altra immane tragedia: Silvia Doriguzzi, 19anni, è morta a a Peschiera del Garda dopo un tuffo nel lago, dopo una festa con amici, ma non è più risalita. A soccorrerla e portarla a riva un ispettore della Polaria di Villafranca di Verona, libero dal servizio. È morta però poche ore dopo in ospedale: Silvia si trovava a Peschiera per il lavoro che doveva iniziare come barista in un locale della zona... (LEGGI TUTTO)Annega nel Garda dopo la festa. "L'ho vista sul fondale e mi sono buttato nel lago: non doveva morire"
PESCHIERA - Un colpo al cuore la notizia arrivata ieri intorno alle 17.30 per il poliziotto che ha recuperato Silvia dalle acque del lago. "Ho sperato tanto che ce la facesse", dice l'ispettore Superiore della Polizia di Stato Mauro Trinca Rampelin e non riesce a trattenere la commozione spiegando di aver saputo poco prima delle 18 che la giovane era morta.