VERONA - La prima bozza, un centinaio di copie, l'ha affissa in un bar del paese ed è andata a ruba. E così don Dino Rampazzo, parroco di Pressana ed ex carabiniere, ha deciso di stampare altri mille "buoni confessione". «Voglio invitare i fedeli a usufruire di un sacramento in gran parte disertato: la confessione. Ho così accolto l’invito di papa Francesco – spiega – di fare pastorale fuori dalla chiesa, di incontrare le persone e spiegare loro che Dio non è lontano, ma ci viene incontro dappertutto».
«Da consumarsi preferibilmente entro Natale 2018». Sono degli inviti a confessarsi nelle chiese dei due comuni della Bassa Veronese, Pressana e Roveredo di Guà.
E' un parroco dalle 7 vite: don Dino Rampazzo, 48 anni, vicentino di Montecchio Maggiore, è stato ordinato sacerdote nel 2009 dopo essere stato prima carabiniere e poi impiegato. Quindi la consapevolezza. «La “chiamata” non significa sentirsi un giorno una nuova figura, ma è un lungo percorso». Don Dino è un punto di riferimento per la sua comunità ma è stato anche 5 anni a Vicenza, poi uno a Bassano e anche 3 mesi come cappellano militare all’unità corazzata Ariete di Pordenone, Tonezza-Arsiero e poi a Cornedo Vicentino.
Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 09:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Da consumarsi preferibilmente entro Natale 2018». Sono degli inviti a confessarsi nelle chiese dei due comuni della Bassa Veronese, Pressana e Roveredo di Guà.
E' un parroco dalle 7 vite: don Dino Rampazzo, 48 anni, vicentino di Montecchio Maggiore, è stato ordinato sacerdote nel 2009 dopo essere stato prima carabiniere e poi impiegato. Quindi la consapevolezza. «La “chiamata” non significa sentirsi un giorno una nuova figura, ma è un lungo percorso». Don Dino è un punto di riferimento per la sua comunità ma è stato anche 5 anni a Vicenza, poi uno a Bassano e anche 3 mesi come cappellano militare all’unità corazzata Ariete di Pordenone, Tonezza-Arsiero e poi a Cornedo Vicentino.