Fieragricola, tra guerra e pace la rassegna con 520 espositori. Manifestazione Coldiretti pro Ucraina

Martedì 1 Marzo 2022
Fieragricola apre a Verona

VERONA - Era il 1962 quando l'allora Comunità Economica Europea varava il primo regolamento sulle Ocm, le organizzazioni comuni di mercato, con un documento sul grano. A Verona un Summit internazionale ha celebrato i 60 anni della Pac, la Politica agricola comune, con un evento organizzato da Fieragricola alla viglia della 115.  edizione della rassegna internazionale, in programma da mercoledì 2 a sabato 5 marzo a Veronafiere. «L'agricoltura in Italia non è soltanto produzione di beni alimentari, è tradizione, cultura, è istintività, è eccellenza» ha detto il ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, durante il suo intervento nel quale ha ricordato che «forse la Pac dovrà essere rivista un po' sul modello americano, in funzione della gestione del rischio, della garanzia del reddito.

Credo che questa Pac, la grande riforma per il settennato che stiamo vivendo, contenga già alcuni elementi che vanno in questa direzione». E la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, nel suo videomessaggio ha sottolineato che la politica agricola comune «oggi ha un impatto diretto su 11 milioni di agricoltori europei e su oltre 180 milioni di ettari». Da domani per 4 giorni Veronafiere è la capitale mondiale del primario: 520 espositori provenienti dall'Italia e da 11 paesi esteri, buyer stranieri in arrivo da 30 nazioni e un calendario di oltre 120 eventi.

Coldiretti: rilancio agricoltura, stop guerra 

Giovani della Coldiretti da tutta Italia con i trattori e gli animali al seguito si mobilitano a sostegno dei colloqui di pace contro la guerra che fa perdere vite umane e mette in pericolo il futuro di una intera generazione nata dopo la caduta del muro di Berlino, con il rischio della perdita del lavoro, della stabilità economica ma anche delle forniture alimentari e dell'inflazione nel carrello della spesa. L'appuntamento, in occasione del secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina, è per mercoledì 2 marzo dalle 9 in viale del lavoro 8, a Verona, all'apertura di Fieragricola. Non mancheranno, assicura la Coldiretti, «azioni eclatanti a difesa di giovani e famiglie il cui futuro è minacciato dalla guerra». «L'obiettivo dell'iniziativa - spiega l'associazione - è che 'si svuotino gli arsenali, si colmino i granai', secondo l'invito pronunciato nel messaggio di fine anno agli italiani nel 1979 dal presidente partigiano Sandro Pertini, di grande attualità con le armi che sono tornate a sparare e i granai che sono svuotati e il rischio reale di scaffali deserti ma anche di speculazioni e carestie che nel passato hanno provocato tensioni sociali e politiche e flussi migratori». L'agricoltura, sottolinea Coldiretti, è l'unico settore che registra un calo del valore aggiunto (-0,8%) in netta controtendenza all'andamento generale con un balzo del 6,6% del Pil rilevato dall'Istat nel 2021. Insieme ai giovani che hanno scelto di investire il proprio futuro in agricoltura, provenienti da diverse regioni, ci sarà il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata dei giovani Coldiretti Veronica Barbati e la responsabile di donne impresa della Coldiretti Floriana Fanizza. Per l'occasione sarà presentato lo studio della Coldiretti sugli effetti economici del conflitto in Ucraina su produzione e scambi alimentari ed il suo impatto sul carrello della spesa delle famiglie.

«In 60 anni sviluppo agricolo di pace»

«In un momento così drammatico parlare della Pac significa parlare della politica che maggiormente ha contributo alla pace in Europa. In questi 60 anni abbiamo avuto progresso in agricoltura, unione di intenti fra gli agricoltori, miglioramento tecnologico, autosufficienza alimentare dell'interno del continente. La Politica agricola comune è stato un momento di successo economico e sociale e se l'Ucraina fosse stata in Europa con la Pac avremmo vissuto oggi questo, perché la Pac è stato l'elemento unificante per 60 anni». Così il direttore generale del Crea, Stefano Vaccari, ha voluto celebrare la missione di pace e prosperità che la Politica agricola comune ha garantito insieme agli obiettivi che hanno trascinato la produzione primaria del continente europeo, presentando la 115. edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all'agricoltura. Fieragricola da sempre intercetta le esigenze e le prospettive del settore agricolo grazie ad un approccio trasversale e, al tempo stesso, specializzato e che quest'anno punta a individuare le soluzioni più efficienti per incrementare le produzioni e la qualità alimentare e per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici salvaguardando così la biodiversità e il paesaggio. Diversi i temi cardine, dal futuro dell'agricoltura alle misure del Pnrr per le filiere agricole, dalla gestione delle risorse idriche e ambientali alla zootecnia di precisione passando per il miglioramento delle rese produttive fino ai biostimolanti e all'agricoltura digitale. Dall'estero arriveranno oltre 100 operatori e buyer, provenienti da 29 Paesi, dagli Stati Uniti al Brasile, dalla Spagna al Ghana fino al Guatemala, grazie all'attività di incoming dei delegati di Veronafiere e di Ice Agenzia, con un finanziamento Maeci e la collaborazione di Federunacoma.

520 espositori e buyer da 30 Paesi

Dieci padiglioni, 520 espositori provenienti dall'Italia e da 11 Paesi esteri, buyer stranieri in arrivo da 30 nazioni e un calendario di oltre 120 eventi tra convegni, workshop, approfondimenti e prove dinamiche. Sono i numeri di Fieragricola 2022, la storica rassegna internazionale di Veronafiere. «Il Covid ci ha imposto di riprogrammare  Fieragricola  da gennaio a marzo per garantire la massima sicurezza - ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - e la scelta è stata compresa da aziende e operatori. Siamo molto soddisfatti: a livello di pubblico ci attendiamo visitatori ancora più selezionati, professionali e motivati, anche dall'estero grazie alle nuove regole del Governo per i viaggiatori extra Ue. La pandemia ci ha fatto capire che i formati di partecipazione fisici e digitali possono e devono coesistere, ma il virtuale non sostituirà mai l'importanza fondamentale dell'incontrarsi a fare affari di persona».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci