VERONA - Un italiano di 46 anni residente a Valeggio sul Mincio, all'apparenza una normale persona, è stato sequestrato oggi alle 10 da 5 persone travisate e muniti di paletta lampeggiante solitamente in dotazione alle Forze dell'Ordine.
Il sequestrato in ospedale
È ricoverato all'ospedale Carlo Poma di Mantova con ferite alle gambe da arma da fuoco il 46enne sequestrato oggi a Valeggio sul Mincio, nel Veronese, e liberato dai malviventi, braccati dai carabinieri, nelle campagne di Solarolo, nel Mantovano. In ospedale è arrivato in codice giallo, non in pericolo di vita. L'uomo, residente a Castelnuovo del Garda, è stato abbandonato sulla provinciale 6: i rapitori, giunti a 200 metri da un posto di blocco dei carabinieri, vedendosi accerchiati, hanno abbandonato il sequestrato legato mani e piedi con delle fascette elettriche e ferito alle gambe, per poi fuggire. Ancora oscuri i motivi del sequestro: gli investigatori starebbero lavorando sull'ipotesi di un regolamento di conti nel mondo della malavita.
Sentito dagli inquirenti
E' stato sentito dai carabinieri, alla presenza del magistrato veronese Alberto Sergi, già nella notte subito dopo il ricovero all'ospedale di Mantova il 46enne di Castelnuovo del Garda vittima di un rapimento lampo a Valeggio sul Mincio (Verona). «Stiamo lavorando» dice il tenente colonnello Carmelo Graci, comandante del reparto operativo investigativo dei carabinieri di Mantova, che conferma il colloquio con l'uomo ma che si trincera dietro il più stretto riserbo per una vicenda su cui stanno indagando i carabinieri delle compagnie di Peschiera del Garda e di Mantova e il Ros di Padova. L'uomo, liberato dai suoi stessi sequestratori nei pressi di Solarolo, nel comune mantovano di Goito, dopo essere incappati in un posto di blocco, è ferito alle gambe da colpi di arma da fuoco, ma le sue condizioni di salute sono in netta ripresa.