Evasore pescato dalla Gdf: i suoi patrimoni intestati alla compagna e altri prestanome. Sequestrati beni per 1,5 milioni

Giovedì 13 Ottobre 2022 di Redazione Web
Evasore pescato dalla Gdf: i suoi patrimoni intestati alla compagna e altri prestanome. Sequestrati beni per 1,5 milioni
2

VERONA - Evasore incallito "pescato" dalla Guardia di finanza. La Gdf ha eseguito un sequestro preventivo, ordinato dal Gip su richiesta della Procura, per un milione e mezzo di euro.

Il 44enne è indagato.  L'uomo, veronese residente in provincia, è indagato,   insieme ad altre nove persone, per il delitto di “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”. Come esito di un’articolata indagine, diretta dalla Procura scaligera e condotta dalle Fiamme gialle del Nucleo di polizia economico finanziaria di Verona, sono stati sequestrati vari immobili, tra cui una casa sul lago di Garda, numerose quote di società di capitali e 750 mila euro individuati presso vari Istituti di credito italiani ed esteri.

Gli approfondimenti investigativi - consistiti, tra l’altro, in acquisizione e analisi di copiosa documentazione bancaria e nell’escussione di varie persone informate sui fatti, oltre che nell’incrocio dei dati contenuti in numerose banche dati sondate dalla Gdf - hanno permesso di acclarare l’esistenza di un complesso sistema criminoso in danno dello Stato, posto in essere dall'imprenditore veronese e dalla sua compagna con il concorso di varie persone di sua fiducia, anch’esse indagate, finalizzato a spogliarsi fittiziamente dei propri beni per evitare l’aggressione patrimoniale da parte del fisco.

Lo "schema" dell'evasione del 44enne ricostruito dalla Gdf

L'imprenditore, dopo aver ricevuto nel 2018 dall’Agenzia delle entrate un primo avviso di accertamento per le maggiori imposte dovute, e ulteriori due analoghi atti tra il 2019 e il 2020, ha eseguito varie operazioni volte a spossessarsi del proprio patrimonio. La fraudolenta alienazione dei beni, anche mediante il conferimento in un trust appositamente costituito, oltre che in cessioni in favore della compagna e di altri soggetti di sua fiducia, aveva l’unico scopo di rendere inefficaci le procedure di riscossione delle imposte dovute. Le Fiamme gialle veronesi hanno meticolosamente ricostruito le singole operazioni e individuato il ruolo degli altri 9 soggetti, che, aderendo allo schema, hanno concorso nell’illecito. Così l’intreccio delle operazioni è risultato inefficace poiché i finanzieri scaligeri hanno acquisito elementi probatori ritenuti sufficienti a sostenere che le alienazioni di immobili e di quote societarie erano solo formali e di fatto fittizie. Infatti le indagini economico-finanziarie svolte, informa una nota della Gdf, hanno rivelato che le provviste dei pagamenti posti in essere dai vari acquirenti derivavano dallo stesso indagato principale il quale provvedeva puntualmente a bonificare le medesime somme sui conti degli stessi acquirenti o dei loro familiari. Il provvedimento cautelare reale eseguito nell’attuale fase delle indagini preliminari e è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio.

Ultimo aggiornamento: 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci