Droga e bitcoin al bar, chiesti 8 anni per il "Dottore" di San Bonifacio

Giovedì 11 Aprile 2019
Emanuele Lovato e il bar Alexander a Padova
PADOVA "Il Dottore", Emanuele Lovato 36 anni di San Bonifacio in provincia di Verona, rischia otto anni di carcere. È la richiesta mossa dal pubblico ministero Benedetto Roberti, titolare delle indagini, davanti al Gup Margherita Brunello in rito abbreviato, per l'ex barista del pub Alexander di via San Francesco considerato in città il boss della marijuana e dell'hashish. Lui, laureato in psicologia, ha il pallino per gli affari e con l'obiettivo di non essere scoperto dalla polizia aveva convertito il denaro ricavato dalla vendita dello stupefacente in cripto valuta: in particolare bitcoin. Davanti al Gup, sempre in rito abbreviato, c'erano anche Piero Pasqualin 22 anni residente a Treviso e Nicola Manildo anche lui 22 anni e residente a Treviso. Per entrambi il magistrato ha chiesto una pena di 4 anni più una multa. Infine il sostituto procuratore ha chiesto un anno e 4 mesi, con la sospensione della pena, per Irene Boraso 24 anni di Este. Tutti gli altri hanno o chiesto di patteggiare o affronteranno il processo.

Ultimo aggiornamento: 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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