VENEZIA - Effetto coronavirus: dal Veneto non si potrà volare nelle prossime settimane verso Israele, Giordania e Corea del Sud a causa delle restrizioni ai passeggeri italiani imposte da questi Paesi: è diminuito nelle ultime ore il ventaglio delle destinazioni raggiungibili dagli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso. «Tutto è funzionante come sempre - spiega Camillo Bozzolo, direttore commerciale aviation del Gruppo Save - ma stiamo soffrendo: nei primi tre giorni di questa settimana abbiamo registrato una flessione del sistema degli scali veneti del 30%».
L'IMPATTO Turismo in ginocchio, pioggia di disdette
All'interno del Marco Polo di Tessera si vedono pochi passeggeri sostare nei corridoi, i negozi sono vuoti e le file al check-in molto meno affollate che nei giorni scorsi.
Ultimo aggiornamento: 16:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'IMPATTO Turismo in ginocchio, pioggia di disdette
All'interno del Marco Polo di Tessera si vedono pochi passeggeri sostare nei corridoi, i negozi sono vuoti e le file al check-in molto meno affollate che nei giorni scorsi.
Ieri sera sono stati fatti rientrare nello scalo lagunare i turisti easyJet di due voli partiti da Malpensa e Venezia, ai quali era stato impedito l'ingresso in Israele. «Siamo fiduciosi che il calo di questi giorni - sottolinea Bozzolo - sia limitato nel tempo. E che passi presto l'emergenza. Due mesi dopo la Sars in Asia il traffico riprese di slancio».